Nei giorni scorsi l’Agenzia del Demanio ha chiesto alle associazioni che usufruivano della Casa del Combattente di Latina di lasciare i locali. A sollevare la questione era stata la Lega, ora è il sindaco Damiano Coletta a scrivere all’Agenzia.
Chiede che “venga concesso un preavviso di almeno 6 mesi a tutte le associazioni combattentistiche e d’Arma invitate a lasciare la Casa del combattente, senza distinzione tra le associazioni in possesso di contratto di locazione e quelle in attesa di poter stipulare il contratto. A queste ultime, infatti, è stato dato un preavviso di soli 25 giorni, un periodo di tempo che non consentirebbe alle parti in causa di effettuare le necessarie valutazioni e ricognizioni sulle possibili soluzioni alternative”.
Inoltre, nella stessa nota, il sindaco rappresenta come “l’allontanamento delle associazioni dalla Casa del Combattente verrebbe percepito in maniera negativa da parte dell’intera Cittadinanza, considerando la storia, seppur breve, della nostra Città”.
“La Casa del Combattente – ha spiegato il primo cittadino – è l’edificio che fin dalla fondazione della Città ebbe come destinazione quella di ospitare le Associazioni costituite al fine di tutelare le categorie dei Combattenti, dei Reduci, delle Famiglie vittime di lutti connessi con le guerre e di custodire la memoria di coloro che, in armi o civili, hanno dato la loro vita per la Patria”.
“Auspico quindi – ha concluso il sindaco Coletta – che nel rispetto dei valori e della tradizione che vengono espressi dalle associazioni combattentistiche e d’Arma, si possa sinergicamente trovare una possibile intesa che soddisfi le esigenze rappresentate dall’intera comunità”.
Venerdì 16 aprile, il primo cittadino incontrerà tutti i rappresentati delle associazioni coinvolte nella vicenda.
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