LATINA – «Si registra a Latina un gap storico tra l’offerta culturale, artistica, aggregativa territoriale e la capacità di dare a questa una casa. C’è fame di spazi, e quel divario continua a mortificare il potenziale delle associazioni cittadine, impegnate a ricoprire con fatica il fondamentale ruolo di sussidiarietà che la Costituzione riconosce loro: servizi, occasioni di crescita personale e collettiva, coesione sociale e presenza di cultura e legalità sul territorio. In tutto il mondo le strutture scolastiche, aprendosi oltre l’orario delle lezioni, diventano luoghi in cui la cittadinanza si ritrova nella sua interezza, svolge attività ricreative, culturali, sociali, e costruisce nuove prospettive di futuro comune; delineano ambienti realmente condivisi, curati da tutta la comunità, perché ne rappresentano il cuore».
Lo afferma in una nota la candidata sindaco Nicoletta Zuliani, ponendo nuovamente in risalto le notevoli possibilità inesplorate di un settore che la sua esperienza di docente, avviata nel 1993, le consente di indagare in modo consapevole ed accurato. «Sebbene gli enti locali (il Comune per gli Istituti Comprensivi e la Provincia per gli Istituti Superiori) siano i legittimi proprietari delle strutture scolastiche presenti in un territorio, queste vengono gestite dai dirigenti scolastici, che cercano di custodirle al meglio e spesso si sentono poco tutelati, essendo i diretti responsabili della sicurezza degli edifici e dell’incolumità delle persone che li frequentano. Nel 2012, un mio emendamento al bilancio mirava proprio ad aprire l’Istituto “Don Milani”, nel quartiere Q4-Q5, alle attività delle associazioni locali: il progetto fu finanziato con soli €5000, che pure si rivelarono sufficienti per mantenere accessibile la scuola in orario extra scolastico; diverse iniziative vennero portate avanti, tra cui quella dell’associazione Pontireti, che si occupa di disagio giovanile e devianza».
Con la legge 107/2015 si aggiunge un importante elemento normativo che prevede Protocolli d’Intesa tra Enti e Istituzioni scolastiche affinché queste si aprano ai cittadini in un quadro regolatorio definito e accessibile. «È necessario costruire una alleanza vera fatta di “patti chiari” – conclude Zuliani – che garantisca maggiori tutele ai dirigenti scolastici e metta le associazioni sostenute nelle condizioni di svolgere al meglio il loro insostituibile lavoro. Facciamo due conti per comprendere il valore potenziale di questa operazione: abbiamo oltre 70 plessi di Istituti Comprensivi sparsi capillarmente su tutto il territorio comunale; ci sono oltre 10 Istituti Superiori: se ognuna di queste sedi aprisse al territorio anche solo uno degli ambienti della propria struttura, potremmo avere oltre 80 spazi aperti alle associazioni e alla città. Vi sembra poco?».
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