Nerazzurri, la classifica è una triste realtà

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Ormai anche per i più ottimisti sembrerà chiaro che il Latina in questa stagione non potrà disputare un campionato da protagonista. Lo dicono i risultati, lo urla la classifica, lo conferma il gioco, lo sancisce soprattutto la discontinuità dell’impegno della squadra, che vive un rapporto conflittuale tra i proclami di spogliatoio e quello espresso in campo. Se l’ombra di Parlato aveva aiutato l’esordio di Di Napoli seppellendo la Torres sotto un poker di reti, il risveglio in terra cassinate per l’undici nerazzurro è stato brusco, confermando la veste double face di questo Latina, bello all’apparenza brutto nei risultati. Quindi, è più realistico tenere un atteggiamento di abbandonare la volontà di rivalsa della patria calcistica, poiché la realtà del campo ci consegna ogni volta un Latina che è fedele specchio della classifica: se i nerazzurri dopo 14 giornate -che sono 3 mesi e mezzo di campionato- possiedono una classifica di 18 punti (c’è sempre la partita da recuperare col Castiadas, ndc) la stessa testimonia proprio che i nerazzurri questo valgono. E se la capolista Trastevere è lassù a 29 punti (con un match da recuperare…) significa che le ambizioni di primato appartengono oggi al più folle dei visionari. Certo, riporre ambizioni di classifica quando mancano 6 mesi alla fine della stagione è triste. E oggi non si può che migliorare.


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