LATINA – Era arrivata al Santa Maria Goretti molto debole, non si sentiva bene ma era comunque lucida: aveva accusato un malessere, poco prima aveva vomitato ed era stata trasportata in ambulanza. Dopo sei giorni di degenza al Pronto Soccorso perchè non c’erano posti – secondo quanto sostenuto dai familiari nella denuncia – è morta. La Procura di Latina ha aperto dunque un’inchiesta per fare luce sul decesso di una paziente che tra pochi giorni avrebbe compiuto 80 anni. La donna era residente a Cori.

In base a quanto ipotizzato, le circostanze del decesso sono tutte da chiarire e i familiari della donna hanno chiesto che venga fatta piena luce per accertare eventuali responsabilità del personale che ha avuto in cura la paziente durante il periodo di permanenza al Pronto Soccorso. Nella denuncia presentata ai carabinieri del Comando provinciale di Latina hanno sostenuto che il quadro clinico è peggiorato sensibilmente nel corso dei giorni e che nessuno alla fine si è accorto della morte avvenuta nei giorni scorsi. Sono stati i parenti a chiedere l’esercizio dell’azione penale e così ieri mattina il pubblico ministero Antonio Sgarrella ha aperto un fascicolo sulla scorta della ricostruzione offerta e il reato ipotizzato come è previsto in questi casi è quello di omicidio colposo nei confronti di nove camici bianchi.

Nella denuncia sono stati riscritti gli ultimi giorni di vita della paziente arrivata in stato di debolezza e il cui quadro clinico giorno dopo giorno alla fine è precipitato. Proprio per questo è stata acquisita anche la cartella clinica. Ieri il medico legale Stefania Urso, incaricata dal magistrato inquirente, ha eseguito l’esame sul corpo e per conoscere i risultati definitivi ci vorranno 60 giorni.


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