CISTERNA DI LATINA – «Insieme ai Sindaci di Latina, Cori, Sezze, Sermoneta, Priverno, Sabaudia, Pontinia, Lariano e con l’Osservatorio per la tutela, la valorizzazione della coltivazione, della produzione e della commercializzazione del kiwi e delle eccellenze agricole del territorio di Cisterna di Latina abbiamo inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura con richiesta di audizione.
I fondi stanziati ad oggi per la moria del kiwi non bastano: sono stati assegnati soltanto 2 milioni di euro al fondo di solidarietà per sostenere le aziende e gli operatori colpiti dalla moria.
I danni stimati, concentrati solo nel Lazio, ammontano a circa 215 milioni euro.
Uno scarto che evidenzia una discrepanza sostanziale tra le necessità reali del territorio e le risorse messe a disposizione, sollevando preoccupazioni sulla capacità del Decreto Legge 15 maggio 2024 n. 63 di affrontare efficacemente la situazione emergenziale».

A parlare in una nota congiunta sono il Sindaco di Cisterna Valentino Mantini e l’assessore all’agricoltura Pasquale Del Prete.

«Chiediamo al Ministro dell’Agricoltura la possibilità di avere un confronto con una delegazione dell’Osservatorio, con l’obiettivo di esporre le problematiche e criticità per verificare le disposizioni relative alle operazioni previste dall’articolo 7 del D.lgs 102/2004 per la proroga delle rate dei mutui bancari e l’assistenza nel pagamento dei relativi interessi per un lasso temporale di almeno 24 mesi, al netto di quanto già disposto dall’art. 2 del DL 63/2024 – affermano il Sindaco Mantini e l’assessore Del Prete –. È necessaria un’ulteriore verifica per le procedure di attivazione per la compensazione del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti delle imprese agricole in possesso dei requisiti di cui all’articolo 5, comma 1 del D.lgs 102/2004 per lo stesso periodo di 24 mesi. Detto lasso temporale di due anni è giustificato dal fatto che, dal fenomeno della moria alla estirpazione, fino al nuovo impianto e alla messa in produzione, decorrono almeno 3/4 anni».

«Nell’ultimo decennio solo nel Comune di Cisterna la moria del kiwi, che colpisce direttamente le piante, ha interessato quasi l’80% dei terreni coltivati – aggiungono –. Alcuni imprenditori, soprattutto quelli giovani, hanno investito per reimpiantare i propri tendoni, ma per la maggior parte dei casi il problema si è ripresentato, mentre in altri casi, particolari tipi di porta innesto, stanno registrando una significativa ripresa.
L’Agro Pontino è sempre stata la zona in cui si è registrata un’alta percentuale di produzione di kiwi, con una fetta significativa, rispetto al dato mondiale, che si attesta oltre il 30%.
La batteriosi prima e adesso la moria del kiwi stanno sconvolgendo la naturale collocazione delle zone principali in cui nasce il frutto, creando così un danno economico significativo».

«Il nostro obiettivo prioritario è quello di mantenere alto il livello di attenzione – concludono Mantini e Del Prete –: le Istituzioni devono rimanere al fianco delle aziende agricole, le stesse che con la produzione, commercializzazione e lavorazione del kiwi creano posti di lavoro e un indotto economico importantissimo per il nostro territorio, coinvolgendo una fetta di mercato significativa di tutte quelle attività commerciali legate alla suddetta produzione».


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