A Manhattan li chiamano mocktail, crasi di due termini che in pratica significa reinterpretazioni di cocktail classici o miscelazioni originali, rigorosamente privi di alcol e che vengono lì bevuti, in nome di un riciclo intelligente ed efficace, in barattoli di vetro vuoti.
Mock in inglese significa finto, ma definirlo un finto cocktail non va bene, meglio dargli l’aggettivo di salutista o anche alternativo. Con questo nuovo drink, che va a sostituire i più famosi coktail a base alcolica, finalmente anche la persona astemia, da sempre esclusa dalle bevute di gruppo e che si è dovuta sempre accontentare della zuccherosa aranciatina in bottiglia, può finalmente brindare con gli amici, facendo anch’esso tintinnare i calici che contengono varie combinazioni di acque toniche, karkadè, ginger, gassose etc, e che mescolati a lime, fragole, menta, zenzero, mango e tutto quello che la fantasia e la natura possono offrire, sono una delizia per gli occhi e per il palato..
Ecco dunque farsi strada anche da noi questa moda che racchiude in sé una serie di vantaggi. Perchè oltre l’astemio, lo potrebbe scegliere chi è attento alla linea, da sempre alla larga dalle calorie in più, o chi non vuole avere rogne con l’etilometro nel caso fosse lui il guidatore della sera e non intende rinunciare a una bevanda sapientemente mischiata da rinomati professionisti e bartender.
Che c’entra Priverno con Manhattan direte voi? Nulla. Se non che anche a Priverno, piccola cittadina, dove negli ultimi tempi si sperimentano progetti e idee sempre vincenti, sarà possibile degustare in tutti i locali della movida questi nuovi aperitivi. L’altra sera, infatti, sono stati presentati e anche degustati, presso la Pizzeria Pupillo, nell’ambito della “serata senza alcool”, ambizioso progetto targato Fipe Confcommercio Lazio sud.
Una serata organizzata molto bene e un clima tra i presenti davvero positivo. Vestiti com’è d’uopo e ognuno al proprio tavolinetto, i barman privernati: Sisters- Ficocelli Luca, Bar La fontana dei delfini- Claudia Ferrari, Tacconibus bistrot- Mario Tomassi e Matteo Macci, Il caffè dei Guitti- Vincenza Senarighi, Black e White- Tommaso Caldarozzi, Fuori Tempo- Mattia Fedele e Luca Berti, Antico caffè Tornese di Luca e Riccardo- Gianluca Fantozzi, La dolce vita- Massimiliano Corelli, Mag Meld- Simone Gabrielli, si sono sfidati facendo tintinnare i pestelli, girare gli stirrer e agitare gli shaker.
Portatisi ognuno colini, spremiagrumi, strainer e secchielli hanno iniziato con vera professionalità a mescolare, tritare agitare e dar vita così alle loro prime novità, che i presenti hanno potuto degustare abbinati ai famosi frittini di Pupillo.
La Confcommercio era presente in forze. Si può dire anzi che era tutta presente. C’era il presidente Giovanni Acampora, il presidente Fipe Italo Di Cocco, il direttore regionale Salvatore Di Cecca, la presidente della sezione di Priverno Anna Rita Fantozzi, i delegati di Frosinone e Cassino. C’era la sindaca della cittadina ospite, Anna Maria Bilancia e l’assessore alle Attività produttive, Sonia Quattrociocche. Un parterre delle grandi occasioni, insomma, che ha visto il paese lepino fare da apripista per successivi appuntamenti in altri paesi delle due province laziali.
“L’impegno è incentivare l’uso dell’analcolico che deve diventare parte integrante della vita di tutti noi, giovani e meno giovani – ha sottolineato il presidente Fipe Italo Di Cocco -. La tappa di Priverno è solo il punto di partenza di una serie di appuntamenti che coinvolgeranno tutto il territorio pontino e ciociaro. Sono convinto che questo messaggio non rimarrà inascoltato. E’ solo l’inizio di una bella e interessante avventura che ben presto si allargherà su più fronti con grandi risultati. Soddisfatto per come si è svolta questa prima serata ora non resta che andare avanti”.
“Una bella iniziativa – ha commentato il direttore Salvatore Di Cecca – che non poteva avere la giusta risonanza per l’importante messaggio che vuole trasmettere. Complimenti a Italo Di Cocco che è riuscito a mettere insieme tutte queste belle persone e a realizzare tutto questo”.
Cin!
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