LATINA – “La Commissione che ho l’onore di presiedere ha approvato gli emendamenti al Regolamento Comunale per la celebrazione dei matrimoni e per la costituzione delle unioni civili, presentati dai colleghi Zaccheo, Fanti, Di Cocco, Antonnicola e Miele”.
Ad affermarlo è Valeria Caterina Tripodi, Presidente della Commissione Personale, Affari Istituzionali, Servizi Demografici, in una nota.
“Ringrazio i colleghi della cosiddetta “maggioranza di programma”, Mauro Anzalone (Forza Italia) e Tommaso Malandruccolo (Partito Democratico) per aver votato favorevolmente. Astenuti, invece, il Consigliere Colazingari (Latina 2032) e la Consigliera Floriana Coletta (Latina Bene Comune).
Si tratta di modifiche che recepiscono una precedente deliberazione licenziata all’unanimità dalla nostra Commissione, che prevedeva il ripristino dell’Ufficio di Stato Civile nei locali di Corso della Repubblica, all’interno del Palazzo Comunale. E’ evidente che l’ufficio di Stato Civile deve ubicarsi nelle immediate vicinanze delle location scelte dai nubendi per celebrare il matrimonio o l’unione civile. Per queste ragioni è stato modificato l’art. 3 comma 1 del Regolamento approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n.62 del 09.10.2020.
Via Ezio n.36. E’ stato così riformulato: “La celebrazione dei matrimoni e la costituzione delle unioni civili è attività istituzionale che si svolge durante il normale orario di servizio all’interno dell’Aula Consiliare e\o dei Giardini del Palazzo del Comune, siti in Piazza del Popolo n.1 o, qualora i nubendi lo richiedessero, in altre strutture del patrimonio del Comune quali, ad esempio: il Museo Cambellotti, il foyer del Teatro “D’Annunzio”, il Procoio”.
Il suddetto articolo prevedeva lo svolgimento dei matrimoni e delle unioni civili inSono poi stati emendati altri articoli e commi del Regolamento. Tuttavia, il cuore della modifica sta nel ripristino di quella che era una delle tradizioni più significative della nostra città. L’On. Vincenzo Zaccheo, intervenendo in dibattito, si è chiesto come sia stato possibile cancellare una tradizione che dura da quasi ottant’anni. In tutti i Comuni d’Italia i matrimoni sono celebrati all’interno delle Aule Consiliari o, comunque, nel Palazzo Municipale. Via Ezio , ha aggiunto l’On. Zaccheo, non presenta le caratteristiche minime di decoro per ospitare gli sposi: non vi sono marciapiedi, parcheggi, l’erba nelle immediate vicinanze ed all’interno della struttura appare, per usare un eufemismo, incolta.
C’è mancanza di personale? Questa non può essere la ragione per non riportare la celebrazione dei matrimoni in Piazza del Popolo e, conseguentemente, l’Ufficio di Stato Civile. Le due cose non possono non viaggiare all’unisono. Successivamente, si predisponga un bando a cui privati interessati possano candidarsi ad ospitare, nelle loro strutture, i matrimoni dei nostri concittadini.
La Consigliera Giovanna Miele ha ricordato che, nei precedenti regolamenti, questa possibilità era prevista. Dunque, l’Amministrazione ha creato un disservizio ai cittadini. Sono tantissime, infatti, le richieste di celebrazione presso l’Aula Consiliare o i Giardini del Comune che hanno avuto parere negativo o a cui non è stata data risposta. I dipendenti comunali devono essere messi nelle condizioni di lavorare da parte dell’amministrazione comunale.
La Consigliera Patrizia Fanti, illustrando all’Aula gli emendamenti, ha richiesto la collaborazione ed il voto di tutti i colleghi. E’ importante, ha detto Fanti, cambiare regole così importanti con la benevola attenzione e partecipazione di tutti.
Il Consigliere Gianluca Di Cocco, infine, ha fornito alla Presidenza un Piano di Lavoro protocollato, quindi nella disponibilità del Comune, stilato dall’allora Dirigente Arch. Della Penna. Già allora si prevedevano una serie di misure regolamentari che vanno esattamente nella direzione degli emendamenti proposti e che l’Amministrazione Comunale ha disatteso“.
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