Matrimoni civili, Malandruccolo : ” Giusto aprire il palazzo comunale “

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Questione matrimoni civili nella sede di via Ezio. Dopo la proposta di celebrare i riti civili al mare e la delibera per il ricollocamento dell’Ufficio anagrafe nella sede di Piazza del Popolo, l’iter di trasloco procede terribilmente a rilento. E’ il consigliere del Partito Democratico di Latina, Tommaso Malandruccolo a tornare sul caso per ribadire l’importanza culturale di una location come il Palazzo Comunale.
“Come membro della Commissione Affari Istituzionali vorrei esprimere il mio giudizio a riguardo della questione matrimoni – inizia Malandruccolo – questione sollevata dalla Presidente Tripodi, che l’ha presentata all’odg nell’ultima riunione che si è svolta mercoledì, e all’appello all’unità lanciato dalla Consigliera Fanti circa la proposta di celebrarli non più nella desolante cornice di via Ezio, ma in quella prestigiosa del Palazzo Comunale e nei luoghi meravigliosi che il nostro territorio offre.
Questa idea non può che trovarmi pienamente d’accordo, visto che la solennità raggiunta oggi dal rito civile è oramai pari a quella più tradizionale, che vede le coppie convolare a nozze con quello religioso.
Che l’argomento sia molto avvertito fra tutti i componenti della commissione si è constatato dal numero e dalla qualità degli interventi che si sono susseguiti, i quali convergono sia sul riconoscere un’inadeguatezza dell’attuale luogo e nell’unico giorno previsto per la celebrazione, ovvero il giovedì, che nella necessità di consentire in maniera sistematica la possibilità di sposarsi nell’Aula Consiliare o nel giardino comunale, luoghi questi si decorosi e densi di significato, che restituirebbero dignità ad un momento indelebile della vita di una coppia.
Inoltre, come suggerito da altri intervenuti, le spese per le celebrazioni outdoor potrebbero essere sostenute dagli sposi stessi senza gravare sulle casse comunali, con buona pace per tutti.
Quello su cui non mi trovo d’accordo è la proposta del Consigliere Zaccheo di inserire fra le clausole del matrimonio di queste nuove modalità l’obbligo di una cauzione per gli eventuali danni causati dagli invitati, un pregiudizio verso i cittadini di Latina su una circostanza che trovo piuttosto remota.
La questione sotto i riflettori è tuttavia strettamente legata allo studio di fattibilità di spostare gli uffici dello stato civile dall’attuale sede di via Ezio, riportandoli nei locali storici del Palazzo Comunale che li hanno ospitati fino a qualche anno fa.
Su questo punto la commissione si era espressa favorevolmente qualche mese fa, durante una seduta che non mi vedeva presente per motivi di forza maggiore.
Pur rispettando quella decisione, fra l’altro votata all’unanimità, vorrei invitare ad una riflessione, considerando pure i motivi che l’avevano ispirata, ovvero non solo quelli di individuare una sede adeguata, ma anche di riportare la gente nel cuore del centro della città, allo scopo di animarlo.
Mutuando la proposta della Consigliera Fanti circa l’ipotesi di allestire un’area per i momenti conviviali all’interno del Comune, a mio avviso questa non potrebbe che individuarsi proprio nei locali suggeriti per il trasferimento degli uffici, poiché riserva una serie di condizioni favorevoli.
È direttamente accessibile sia dal giardino che da Corso della Repubblica, è vicina alla scala esterna che porta all’Aula Consiliare, le due rampe di accesso che convergono hanno la caratteristica di un pulpito cui gli sposi possono salutare gli invitati, è a un passo da piazza del Popolo.
Inoltre bisogna pure considerare che per quanto si possa essere dell’opinione di celebrare i matrimoni in giardino o in Aula Consiliare, è necessario pensare ad un piano B, cui ricorrere in caso di maltempo o per indisponibilità per motivi istituzionali.
Quindi la predetta sala dell’ex anagrafe potrebbe essere utilizzata si per l’accoglienza che per la celebrazione in caso di indisponibilità delle altre opzioni.
I locali dove ricollocare gli uffici comunali, sentito il parere sulla fattibilità dell’Assessore e degli uffici competenti,  potrebbero essere individuati in uno dei palazzi di fondazione a margine del Palazzo Comunale.
Ritengo che sia più gradevole vedere al centro un momento di festa che persone in fila per un certificato, anche in considerazione del fatto che ogni anno si celebrano circa 170 matrimoni civili.


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