Marchio del patrimonio Europeo 2025, alla preselezione nazionale11 siti italiani candidati

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Per l’edizione 2025 del Marchio del Patrimonio Europeo (European Heritage Label), sono 11 i siti italiani che hanno superato la fase di preselezione nazionale, cercando di ottenere questo prestigioso riconoscimento. Il Marchio del Patrimonio Europeo è un’iniziativa promossa dall’Unione Europea dal 2013 per valorizzare i luoghi, i monumenti e i siti che hanno un’importanza simbolica e storica per la cultura e l’identità europea. Il riconoscimento viene assegnato ogni due anni e mira a promuovere la conoscenza reciproca e la comprensione tra i cittadini europei, oltre a incrementare il turismo culturale.

I Criteri del Marchio del Patrimonio Europeo
Per ricevere il marchio, i siti devono:

Testimoniare un significativo ruolo nella storia e nella cultura dell’Europa.
Contribuire a promuovere i valori dell’Unione Europea, come i diritti umani, la democrazia e la solidarietà.
Promuovere la comprensione interculturale e l’educazione al patrimonio europeo.
La Competizione per l’Edizione 2025
Gli 11 siti italiani che hanno superato la fase nazionale saranno valutati da una giuria europea, che selezionerà solo pochi siti tra tutti i candidati dell’Unione Europea per il marchio definitivo. Il processo è altamente competitivo, poiché ogni paese può proporre al massimo due siti per il riconoscimento finale.

L’importanza del Marchio :
Per i siti selezionati, ottenere il Marchio del Patrimonio Europeo rappresenta un’opportunità unica per accrescere la loro visibilità internazionale e attrarre un maggior numero di visitatori. Inoltre, il marchio aiuta a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale come elemento essenziale dell’identità e della storia condivisa dell’Europa.

L’ultimo sito italiano a ricevere il Marchio del Patrimonio Europeo è stato il Comune di Sant’Anna di Stazzema, situato in Toscana, selezionato nell’ambito della selezione del 2023. Questo riconoscimento celebra luoghi di grande rilevanza storica e culturale per la costruzione dell’identità europea, e Sant’Anna di Stazzema, teatro di una delle più drammatiche stragi nazifasciste durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato premiato per il suo impegno nella memoria e nella promozione dei valori europei di pace e riconciliazione.

Il sito si aggiunge agli altri quattro luoghi italiani che hanno già ottenuto questo prestigioso riconoscimento:

Comune di Ventotene – insignito del Marchio nel 2021, noto per il Manifesto di Ventotene, scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi durante il confino fascista, considerato una delle pietre miliari dell’idea di un’Europa unita e democratica.
Museo Casa De Gasperi – premiato nel 2014, situato a Pieve Tesino (Trentino-Alto Adige), dedicato a Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Europa, evidenziando il suo contributo alla costruzione dell’unità europea.
Forte Cadine – insignito nel 2017, una fortificazione a Trento che rappresenta la storia del confine tra l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia, oggi simbolo di riflessione sui conflitti europei e sull’importanza della pace.
Area archeologica di Ostia Antica – premiata nel 2019, rappresenta un sito romano di grande rilevanza culturale e storica, che esemplifica le radici comuni della civiltà europea.
Questi siti italiani fanno parte di un’iniziativa dell’Unione Europea volta a valorizzare i luoghi che hanno contribuito a plasmare la storia, i valori e l’identità dell’Europa.

Tra le undici candidature italiane per il Marchio del Patrimonio Europeo (European Heritage Label)

Ci sono anche tre siti in Toscana. Questo prestigioso riconoscimento, assegnato dalla Commissione Europea, viene attribuito a luoghi di grande importanza simbolica e storica per la costruzione dell’identità europea, promuovendo il loro valore culturale e storico e incoraggiando la consapevolezza dell’integrazione europea.

Sono la ceramica di Montelupo Fiorentino, con il relativo museo e parco culturale, il Museo diffuso della memoria di Niccioleta, il villaggio minerario a Massa Marittima, e la riserva di Pietraporciana a Chianciano Terme.

Il Ministero della Cultura si occupa della preselezione dei siti italiani candidati per poi inviare le candidature alla fase di selezione europea. La partecipazione di tre siti toscani tra le undici candidature testimonia la rilevanza culturale e storica della regione in un contesto europeo.

Entro il 7 febbraio, una Commissione ministeriale sarà costituita per valutare i siti italiani candidati a ottenere un riconoscimento europeo. La selezione sarà basata su criteri di rilevanza a livello europeo, qualità progettuale e capacità operativa e gestionale. Dopo un’attenta valutazione, la Commissione potrà selezionare un massimo di due candidature italiane, da presentare alla Commissione europea entro il 1° marzo. Tuttavia, solo uno dei siti selezionati per ciascuno Stato membro potrà infine ricevere il prestigioso riconoscimento.

Alessandra Trotta  (Giornalista e scrittrice)


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