Manifesti contraffatti e offese sui social, anche Calandrini e i suoi si rivolgono alla Procura di Latina

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LATINA – Botta e risposta sul caso dei manifesti taroccati che stanno infiammando la polemica sui social media da quaesta mattina. Dopo le accuse di Lbc tocca al candidato di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini rispondere.

“C’è una locuzione latina che calza a pennello con quanto sta accadendo in merito alla questione dei manifesti abusivi e delle immagini contraffatte: excusatio non petita, accusatio manifesta! Evidentemente, giusto per restare in tema con le metafore pallonare tanto gradite al nostro avversario, si pensa di difendersi attaccando, dimenticando però il rischio di finire in fuorigioco e di venire estromessi per certe indegne entrate a gamba tesa!”. Intervenendo sulla polemica delle affissioni irregolari, il candidato sindaco Nicola Calandrini ha fatto ricorso ad una citazione traducibile in italiano con un significativo “Chi si scusa, si accusa!”. La frase è chiaramente attribuibile a quanti sui social e negli spazi pubblici destinati alla campagna elettorale stanno facendo di tutto per denigrare e screditare il messaggio rivolto alla città dal leader del centrodestra di Latina.

“Questo modo di fare politica non ci appartiene, per noi vengono sempre al primo posto i modi civili ed il rispetto. Non si può dire lo stesso di chi si affida agli account falsi su facebook, ai manifesti distorti con ridicoli fotomontaggi e a tanti altri mezzucci adottati da certi discutibili supporters dell’arrogante sinistra rappresentata da Lbc. Qui il confronto politico non c’entra nulla, qui parliamo di diffamazione aggravata nei confronti del sottoscritto e dei testimonial della mia campagna!”.

La segreteria di Nicola Calandrini, inoltre, fa notare di aver segnalato alla sede di Lbc l’affissione di manifesti contraffatti a loro riconducibili: si è trattato di un segnale di distensione e di piena disponibilità a collaborare, di fatto ignorato dalla parte opposta.
Insieme a Calandrini gli stessi testimonial, riportati nei manifesti contraffatti con scritte provocatorie e offensive, presenteranno nelle prossime ore una dettagliata denuncia alla Procura di Latina. Al Questore di Latina, inoltre, sarà richiesto ufficialmente di avviare un’indagine per risalire a coloro che hanno stampato i manifesti in questione: i responsabili di questo grave affronto andranno individuati, anche per porre freno negli ultimi giorni prima del ballottaggio agli ignobili tentativi di screditare Calandrini e la sua campagna elettorale.


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