LUGANO- Premessa: non ditemi che è deformazione professionale ma,questa volta, ogni riferimento NON è casuale né volgarmente “letterario”: Saffo e Leopardi si riverberano e si sfiorano nello splendido, molto più che CD-album MINA-FOSSATI, in realtà un succedaneo o postumo del libro dei Canti del recanatese,ovviamente,in chiave e clima terzo millennio. Un album che va ascoltato e letto “a tavolino”, riletto con la mente e con il cuore.Che si potrebbe ascoltare-leggere a scuola come postilla leopardiana (unitamente al pregevole “L’Infinito” di Vecchioni).Raffinatissimo,elegante, dalla “insostenibile leggerezza dell’essere” per finezza psicologica, dei sentimenti. Per armonia, musicale e artistica corrispondenza tra due straordinarie voci dell’anima: una folgorazione come di rado accade. Rubando l’espressione a Natalino Sapegno (Letteratura,Leopardi, Storia di un’anima),siamo soggiogati dalla “Storia di due anime” (letteralmente intesa) di cui il bellissimo,struggente canto “Settembre” (l’unico a solo dei duettanti, 1 e 2) può dirsi la sintesi a priori e a posteriori.Lei, dal canto lirico (come i versi di Saffo), Lui, liricamente leopardiano, tra sogno e melancolia, idealmente proteso oltre la siepe, con uno sguardo al Leopardi più prosaico (L’uomo perfetto, Ladro). Obiettivamente, il fantasma di Leopardi aleggia nei versi di Fossati, specificamente evocato nei titoli “L’infinito di stelle”,”Luna diamante”, come anche quello di Silvia (Come volano le nuvole,Amore della domenica). Ascoltando i due mostri -nell’accezione originaria del termine ossia di maraviglia, il meraviglioso citato nel titolo “Meraviglioso,è tutto qui”- si ha l’impressione di una perfetta unità endiadica cioè di due in uno: Mina dai toni bassi,sommessi,alati, Fossati le corrisponde con la medesima intensità e vocalità in un accordo dalle frequenze incredibilmente conseguenti o simultanee,senza mai un’interferenza; entrambi avvincenti nel recitar-cantando. Sapevamo di Mina-Battisti: “Io e te da soli”,ora sappiamo di Mina-Fossati: “Niente meglio di noi due”: spingendo a mille il pedale,potremmo parlare anche di Amore e Psyche (!). Oppure della Sehnsucht (desiderio del desiderio) -Farfalle- di cui l’altro Leopardi ossia Goethe. Insomma, si tratta di un classico,direi di musica “classica” (di prim’ordine l’orchestrazione con primi e secondi violini,viole,violoncelli). Un album-disco (evito volutamente la dizione CD!) che potrebbe tranquillamente essere annoverato nel genere dei Lieder ovvero Canti del Romanticismo tedesco. Tra i quali,peraltro, figura il Petrarca con i suoi Sonetti, “accompagnati” dalle musiche di Listz,Schubert,Reichard , cantati dal leggendario D.F.Dieskau (baritono). Non ho l’imbarazzo ad immaginare Der Autor ( Fossati) come il Wanderer, il Viandante-poeta (Goethe) o il “pastore errante”(Leopardi) -Tex-Mex- Un disco-album di tal fatta ogni venti-trent’anni ?! Precisazione d’obbligo: considerata l’età del fantastico duetto, “ultimo canto” è da intendersi in senso augurale: “ultimo” di una serie di cui oggi,a conti fatti, s’è perduto lo stampo,quindi, Primo in assoluto! Splendide le foto in bianco-nero del mitico Balletti,storico “disegnatore” e fotografo di tutte le copertine dei vinili di Mina. P.S.Dopo V. Mollica,potete fidarvi anche di me:procuratevelo subito! (gmaul)


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