LUCCA – 27 gennaio 2021
La Regione Toscana ha messo a disposizione un totale di 2 milioni di euro per permettere agli istituti scolastici di collegarsi in maniera più efficiente alla rete e di garantire, quindi, una migliore didattica a distanza in periodi di lockdown anche parziale. Il Comune di Lucca risulta fra i 60 comuni che hanno immediatamente beneficiato del finanziamento. Il bando regionale prevedeva infatti la possibilità di richiedere fino a un massimo di 2000 euro di contributo per ogni plesso scolastico, escluse le scuole dell’infanzia, e l’amministrazione comunale ha ottenuto le risorse necessarie per le 11 scuole, fra primarie e secondarie di primo grado, che ancora risultavano prive di una infrastrutturazione adeguata.
I 22mila euro serviranno a installare 11 linee in fibra, quindi più veloci, che saranno attivate aderendo al contratto regionale. Questo consentirà un collegamento più rapido ed efficiente fra gli studenti e i docenti, nel caso venga utilizzata la Dad, ma saranno un utile strumento anche per la formazione digitale nelle lezioni in classe. Completeranno la nuova dotazione 90 punti di accesso alla WiFi, che verranno installati nelle stesse scuole a spese del Comune.
Nel dettaglio, le scuole che saranno dotate del nuovo servizio sono la scuola primaria Pascoli, la primaria Dante Alighieri, la secondaria Carducci, la primaria di Santa Maria del Giudice, la secondaria Carlo del Prete di Sant’Anna, la scuola primaria Civitali di Monte San Quirico, la primaria Sardi di Vallebuia, la secondaria Massei di Mutigliano, la primaria Guidi di Antraccoli, la primaria di Sant’Alessio e quella di Nave.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessora alle politiche formative Ilaria Vietina e dall’assessore all’innovazione Gabriele Bove. “Con la nuova connessione – hanno dichiarato – facciamo fare un nuovo salto di qualità alla dotazione tecnologica delle nostre scuole, mettendo a disposizione strumenti utili prima di tutto in caso sia necessario ricorrere alla didattica a distanza, come già accade per alcune classi delle scuole secondarie di primo grado e come può accadere, in alcuni specifici casi, alle primarie. La pandemia ha costretto milioni di studenti e insegnanti a rinunciare alla lezione frontale, che è insostituibile, ma, di contro, ha anche prodotto una importante accelerazione nei processi di ammodernamento degli strumenti utili alla didattica. Le scuole, il personale docente, le famiglie, hanno tutti contribuito per la loro parte a garantire la tenuta del sistema educativo del nostro Paese. Da parte nostra, come amministrazione comunale, siamo impegnati a sostenere questo sforzo che, anche a livello locale e con il ritorno alla normalità che tutti ci auguriamo possa avvenire quanto prima, lascerà in dotazione alla scuola un patrimonio di conoscenze che saranno utili e utilizzabili in futuro”.
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