Livorno, 24 ottobre 2024 – Un uomo ha scoperto, dopo 18 anni di matrimonio, che sua moglie in passato era un uomo, e ha chiesto l’annullamento del matrimonio al Tribunale di Livorno. Tuttavia, i giudici hanno respinto la richiesta, lasciando al marito la sola opzione del divorzio.
La vicenda, riportata dal “Corriere Fiorentino”, è arrivata di fronte ai giudici Gianmarco Marinai, Azzurra Fodra e Nicoletta Marino, che hanno recentemente emesso una sentenza. Il marito aveva cercato di basare la sua richiesta sull’articolo 122 del codice civile, che permette l’annullamento in caso di “violenza o errore”. Nella sua versione dei fatti, l’uomo ha sostenuto di essere stato ingannato dalla moglie, la quale gli avrebbe raccontato di non poter avere figli a causa di un’operazione medica, celando così il cambio di sesso avvenuto prima del matrimonio. I due avevano anche iniziato a valutare l’adozione di un bambino, senza però portare a termine il processo.
La moglie, invece, ha sostenuto di aver informato il marito sin dall’inizio della loro relazione riguardo il suo passato e il processo di rettificazione di genere. Di fronte a queste versioni contrastanti, il Tribunale ha stabilito che la mancata conoscenza del passato della moglie non rientra tra gli “errori” sull’identità o sulle qualità personali del coniuge, tali da giustificare l’annullamento.
Secondo la sentenza, l’uomo avrebbe potuto approfondire le circostanze ma avrebbe scelto di non farlo. La scoperta del passato della moglie è avvenuta solo nel 2022, durante una perizia legata alla causa di separazione già in corso. Nonostante il suo ricorso, il Tribunale ha ritenuto che non vi fossero i presupposti per annullare il matrimonio, giudicando che il cambio di genere non costituisca un errore essenziale ai fini della validità del vincolo matrimoniale.
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