“L’innocente”, una commedia esilarante e intrigante che con semplicità fa divertire a tuttotondo

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Titolo: L’innocente

Genere: commedia

Durata: 99 min

Regia: Louis Garrel

Soggetto: Louis Garrel

Sceneggiatura: Louis Garrel, Tanguy Viel

Musiche: Grégoire Hetzel

Produzione Paese: Francia, 2022

Cast: Louis Garrel, Roschdy Zem, Anouk Grinberg, Noémie Merlant, Jean-Clade Pautot, Manda Touré, Lea Wiazemsky, Yanisse Kebab,[…]

L’ormai matura attrice di teatro Sylvie (Anouk Grinberg), nel tenere un corso di recitazione in una prigione, si innamora perdutamente e irresistibilmente del detenuto Michel (Roschdy Zem). Essendo prossima la liberazione del suo amato, Sylvie, dopo avere avuto in precedenza un paio di relazioni che non sono andate a buon fine, dichiara la smania di sposarlo al figlio Abel (Louis Garrel), che ovviamente si oppone con forza ma senza riuscire ad intaccare l’intenzione della madre. Non ottenendo il risultato sperato, Abel, alla cara amica Clémence (Noémie Merlant), collega di lavoro presso un acquario, chiede di aiutarlo per pedinare il suo nuovo patrigno al fine di scoprire se in costui ci sia ancora qualcosa di losco. Abel, infatti, è convinto che Michel, anche se abbia scontato la pena, non si sia ravveduto e che continuerà a fare ciò che faceva prima. Si sbaglierà? Sarà tutto da scoprire. E nell’attesa di questa scoperta il divertimento è assicurato.

Louis Garrel dirige questo suo quinto lungometraggio, L’innocente,  – in cui è anche protagonista -, con scioltezza e vivacità, aiutato in questo da un trio di bravi attori – Zem, Grinberg, Merlant -, che rendono la storia divertente e coinvolgente mantenendo la promessa che non ci sarà niente di scontato. Tutto avviene in modo così precipitoso e avventuroso che lo spettatore viene continuamente smentito dall’avvicendarsi di eventi insoliti e inaspettati, ben diversi da quelli che lui s’attende. C’è un adagio che recita: figli piccoli guai piccoli, figli grandi guai grandi, per dire che i genitori dai figli comunque devono aspettarsi inconvenienti soprattutto quando sono grandi. Un adagio che è una regola che, tuttavia, come tutte le regole, potrebbe essere contraddetta da eventi imprevedibili. Eventi che, comunque, mettono in primo piano l’amore dei due maschi, – Michel e Abel – che vengono colti e scompigliati da una libido iper-sviluppata a cui non sanno resistere, e che vengono decantati nei titoli di coda dalla canzone I maschi di Gianna Nannini: Tu, quell’espressione malinconica/ e quel sorriso in più/ Cosa mi fai? Stai così vicino, così immobile/ Parla qualcosa, non ti ascolto mai// I maschi disegnati sui metrò/ confondono le linee di Mirò/ delle vetrine, dietro ai bistrot/ ogni carezza della notte è quasi amor// I maschi innamorati dentro ai bar/ ci chiamano dai muri di città/ dalle vetrine, dietro ai juke box/ ogni carezza della notte è quasi amor….

Il film è stato presentato fuori concorso alla LXXV edizione del Festival del Cinema di Cannes.

Filmografia

Mes copains (2008), La règie de trois (corto, 2011), Due amici (2015), L’uomo fedele (2018), La crociata (2021),

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).