LIVORNO – “Con questa mostra molto attesa si chiude il percorso della nostra proposta culturale iniziata al top con la mostra di Modigliani” commenta il sindaco Luca Salvetti il ciak per la stampa su Leonardo da Vinci al Museo della Città “un percorso di cinque anni con in mezzo tredici altre rassegne importanti e la mostra di Banksy, che ha permesso a Livorno di ritagliarsi il proprio spazio a livello di mostre, in più – chiosa il primo cittadino – l’importante ampliamento della sezione di arte contemporanea”. “Leonardo da Vinci. Bellezza e Invenzione” è strutturata in quattro sezioni e offre un gran numero di elementi espositivi, soprattutto disegni, il Codice Atlantico e il Codice degli Uccelli, più gli studi del grande genio toscano sui territori livornesi e della costa, fino a Piombino. Studi anche sulla costruzione del Duomo di Milano e altri disegni di eccezionale valenza tecnico scientifica. Poco spazio alle opere pittoriche se non per le tele di alcuni pittori leonardeschi tra i quali spicca per pregio “Leda e il Cigno” del milanese Francesco Melzi, dell’inizio del ‘500.
Grandi ringraziamenti vanno al livornese Massimo Signorini per la ricostruzione dei cambi di proprietà del disegno intitolato “La testa di Giuda”, appartenuto alla famiglia ebraica livornese Nunes sul quale è incentrata la prima sezione della mostra. Una sezione è dedicata agli studi anatomici di Wenceslaus Hollar, incisore e acquafortista praghese nato nel 1607. Grande soddisfazione anche da parte dell’assessore alla cultura Simone Lenzi, del responsabile degli uffici comunali dedicati alla realizzazione Giovanni Cerini e della direttrice del Museo della Città Cristina Luschi. Per il nuovo allestimento dell’ala di arte contemporanea che ha sede nella barocca Chiesa del Logo Pio adiacente al museo e ai Bottini dell’Olio ci sono le pregevoli opere di Arnaldo Pomodoro, Lucio Fontana, Keith Haring e Aligi Sassu tra gli altri, che vanno ad arricchire la collezione livornese già importante con le opere dell’ex Premio Modigliani.
La nuova sezione di arte contemporanea è stata dedicata allo storico dell’arte Carlo Pedretti, uno dei massimi esperti di Leonardo. Presenti anche gli addetti ai lavori di MetaMorfosi, l’azienda incaricata dal Comune di Livorno di organizzare la mostra che è costata la cifra di un milione di euro: “Una mostra molto più complessa da organizzare rispetto a quella di Modigliani – aggiunge ancora Salvetti – con la quale speriamo di aver chiuso il debito dei falsi, delle false teste e della chiusura del Museo Progressivo di Villa Maria, un debito iniziato nel 1984”. Prevista una serie di eventi collaterali che saranno gestiti dal direttore del Goldoni Emanuele Gamba. La curatrice è la storica dell’arte Sara Tagliagamba, il catalogo è edito da Sillabe. La mostra sarà visitabile dal 21 dicembre al 1° aprile, biglietto intero 15 euro, ridotto minorenni, over 65 e gruppi 10 euro. Biglietto cumulativo con il Museo Civico Fattori di Villa Mimbelli 18 euro. Orari, dal lunedì al venerdì 10 – 19, sabato e festivi 10 – 21, 24 e 31 dicembre chiusura ore 20.
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