LIVORNO – Confronto dell’ex Pd Pasquale Lamberti e dello storico e critico dell’arte Gianni Schiavon interviene con una polemica sulla gestione degli impianti di illuminazione di piazza Dante e sulla sostituzione delle lanterne originali dei portici di via Grande e via Cogorano. I lampioni di piazza Dante sarebbero stati “accatastati” in malo modo compromettendone l’integrità. Per quanto riguarda le lanterne dei portici secondo Confronto alcune di esse meriterebbero il mantenimento, per ragioni estetiche e per mantenere il gioco di luci che ha caratterizzato i portici negli anni. “Abbiamo deciso di tentare la via del dialogo e della collaborazione con l’amministrazione – dichiara Gianni Schiavon – e siamo molto soddisfatti ad esempio per i risultati che abbiamo raggiunto in piazza XX settembre. La nostra posizione politica come lista civica si sta spostando in una posizione di centro”.
Questo il comunicato di Confronto pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale: “In merito alla polemica divampata sui social relativamente alla presunta dismissione dei lampioni in stile Art Nouveau di Piazza Dante, e certi – come attestato dalle relative delibere – che l’operazione sia funzionale al loro restauro in previsione di una rapida ricollocazione – intervento dunque assolutamente meritorio di plauso – non possiamo tuttavia non biasimare le modalità con le quali gli oggetti sono stati accatastati, in spregio alle più basilari precauzioni necessarie ad una loro idonea conservazione. La vicenda dei lumi di Piazza Dante, che ha trovato una immediata eco anche sulla stampa cittadina, ci consente tuttavia – nonostante il suo buon esito – di riportare all’attenzione della cittadinanza e dell’Amministrazione le sorti delle lampade che adornavano i portici della via Grande, alcune delle quali assolutamente meritorie di un restauro funzionale al loro ricollocamento. Se, infatti, come evidenziato nelle relazioni degli uffici tecnici, soltanto un numero compreso tra le 20 e le 30 unità tornerà al loro posto perché – come si legge – “non sarebbe stato conveniente” procedere col restauro – e verificato il disegno del nuovo modello che a breve sarà installato – consono e in linea con quello di una larga parte degli esemplari originali, per quanto reinterpretati in una chiave contemporanea – auspichiamo invece che nell’isolato compreso tra via Vittorio Veneto e via Cogorano, dove si è appena terminata la posa della nuova pavimentazione, siano restaurati e ricollocati i lampadari originali, meritori non soltanto per le loro singolari e pregevoli connotazioni estetiche ma ancor più per l’ineguagliabile gioco di luci e ombre da essi proiettato sulle volte delle campate, come testimoniato da questa nostra foto di repertorio. Auspicando che non si proceda nel tratto in questione ad una sostituzione che muterebbe sensibilmente l’estetica originaria di quello specifico loggiato, confidiamo nella sensibilità degli uffici tecnici e dell’Assessorato preposto mettendoci a disposizione per un dialogo costruttivo”.
(Tutte le foto somo state fornite da Gianni Schiavon, la prima una particolare immagine dei portici di via Cogorano, gli atti ufficiali e il modello delle nuove lanterne)
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