Miele si, Miele no. Zaccheo si, Zaccheo no. E poi c’è Muzio e dai sussurri di una parte di Fratelli d’Italia si ventila in maniera neanche troppo soft una probabile candidatura di Di Cocco o… di Tiero?

Da settimane il centro destra discute, si incontra, fa tavoli, ma non riesce a proporre un candidato alternativo a Damiano Coletta. Non riesce a trovare un accordo. E la fumata che esce da questi incontri è sempre grigia.

Allora mi chiedo: ma perchè non hanno fatto le primarie?

Si lo so, a sinistra hanno stufato. Ma per la destra di Latina era l’occasione giusta per mettere tutti d’accordo. Si vota e si sceglie e poi a chi tocca non se n’grugna.

Invece no, C’è questo pathos…decidiamo lunedi, poi giovedì, poi la settimana successiva e poi ancora e ancora. Rinvii su rinvii.

Diciamolo chiaramente molti non accettano Giovanna Miele perchè non tutti, anche se non lo ammetteranno mai, sono pronti ad accettare una candidatura femminile. Non nascondiamoci dietro un dito su.

Qualche anno fa e in tempi non sospetti dissi invece a Giovanna, quando era ancora in Forza Italia, che era arrivato il momento di una candidatura femminile. E lei poteva essere la candidata ideale del centro destra.

Ma la stessa cosa anni prima la dissi a Nicoletta Zuliani. Ti ricordi Nicoletta? Eravamo al parco del Q4 e anche a lei dissi che era arrivata l’ora di fare il salto in avanti.

Peccato invece che il Pd in questa occasione abbia fatto un salto indietro. Peccato davvero. Avrei visto con vero piacere uno scontro, politico intendo, tra la Zuliani e la Miele. La città ne avrebbe guadagnato. In dialettica si, ma soprattutto in crescita culturale.


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