APRILIA – La Progetto Ambiente è finita nel mirino dell’Anac per una serie di appalti frazionati e sotto soglia affidati sempre alla stessa ristretta rosa di ditte. L’Autorità Nazionale anticorruzione infatti bacchetta l’azienda del Comune di Aprilia, rilevando non solo anomalie ma anche il mancato rispetto della normativa vigente.
Per Anac sarebbe evidente l’anomalia di procedere per il servizio di noleggio dei mezzi d’opera con affidamenti diretti per evitare la gara di appalto, nonostante gli affidamenti diretti sotto la soglia dei 40 mila euro portassero alla fine dell’anno ad una spesa milionaria.
A nulla è valso il tentativo della società di controdedurre in fase di istruttoria, ritenendo che: «gli affidamenti diretti non devono intendersi come frazionamento dell’appalto, poiché gli stessi hanno riguardato forni-tori diversi per tipologie diverse di mezzi», in quanto per Anac è vietato il frazionamento dell’appalto che ha l’intento di spezzettare il valore complessivo con un numero di commesse dal valore contenuto e la Progetto Ambiente oltre a dispendiosi errori di programmazione, ha bypassato procedure volte a garantire il rispetto della concorrenza e la partecipazione dei vari operatori economici ed ha tenuto un operato non conforme al decreto legislativo 50/2016, portando avanti un anomalo susseguirsi di affidamenti di durata mensile per lo stesso servizio e a favore degli stessi operatori economici. «Nel merito dell’esame della memoria prodotta dalla società – conclude l’Anac – l’autorità ritiene di confermare le conclusioni esposte nella Cri, pertanto non può essere condivisa la motivazione addotta dalla società relativa alle difficoltà incontrate nella programmazione del servizio a causa dell’estensione territoriale, sia perché ciò non giustifica la mancata indizione di una procedura di gara per oltre un triennio, sia perché tale assunto non trova suppor- to nel codice dei contratti che in- vece espressamente prevede strumenti di gestione delle sopravvenienze».
L’Anac dunque avrebbe a suo dire riscontrato violazione, sottolineando anche che: «con riguardo alla diversità di fornitori e mezzi impiegati, le argomentazioni non sono accoglibili, in quanto si rileva che è il singolo affidamento frazionato su base temporale verso lo stesso operatore economico che, se non fosse stato spezzettato, avrebbe determinato un valore dell’appalto sopra la so- glia. Infine, diversamente da quanto riportato dalla società – conclude – si ritiene non rispettato il principio di rotazione vista la ricorrenza dei singoli affidamenti, per singolo bene, in capo allo stesso operatore economico».
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