LATINA – L’autogol di Coletta che invita l’ex Ministro arrestato e indagato con l’accusa di corruzione. Un Consiglio Comunale straordinario sul clima, l’emergenza climatica e via dicendo. Questa è l’idea del Sindaco Coletta andata in scena stamane presso la Curia Vescovile.
Davvero lodevole la sensibilità del primo cittadino e della sua maggioranza intorno alla questione ambientale. Se dedicassero un Consiglio Comunale straordinario su una necessaria derattizzazione o sulla manutenzione del verde ci risparmieremmo, magari, i topi nelle scuole e i tronchi a squarciare le macchine.
Detto questo, in pieno clima “Greta Superstar”, l’amministrazione deve aver ritenuto opportuno invitare un personaggio specchiato e di chiara fama. Ha preso parte ai lavori del Consiglio, infatti, l’ex Ministro Corrado Clini. Fece parte dell’esecutivo di Mario Monti ed Elsa Fornero, per intenderci, il governo frutto della manovra di palazzo delle cancellerie europee per far fuori Berlusconi. Oltre ad esserne guida politica per quel breve lasso di tempo, Clini del Ministero dell’Ambiente è stato un dirigente importante. Dunque, chi meglio di lui? Magari anche perché imparentato con qualcuno dell’amministrazione Coletta.
Chiaro come il curriculum politico di Corrado Clini. Finito anche gli arresti domiciliari perché avrebbe – così ipotizza la Procura- sottratto più di un milione di euro transitato nel conto “Pesce” di Lugano e parte di un finanziamento del governo italiano destinato ad un progetto di riqualificazione ambientale in Iraq.
Il buon Clini è atteso dunque in tribunale noi, che siamo sempre stati garantisti non per gli amici ma erga omnes, gli auguriamo di poter dimostrare la sua innocenza e di trascorrere, così, un sereno Natale.
Fatto sta che nel 2014 il gruppo consiliare del Partito Democratico, nella sua interezza, chiese a gran voce al Sindaco Di Giorgi di revocare la cittadinanza onoraria conferita, appunto, all’ex Ministro Clini. Quello stesso Pd che, in queste ore, compone e dispone una immaginifica alleanza con Coletta.
Già, il Sindaco della Legalità elevata ad arma di lotta politica. Un Sindaco che, attraverso la retorica di una onestà sbandierata ed urlata, è riuscito a sedere su una poltrona che non merita dedica un Consiglio Comunale straordinario al clima e chi invita? Un signore, sicuramente un galantuomo, e pure purtroppo per lui finito sotto inchiesta, accusato dalla procura, perché secondo gli inquirenti avrebbe commesso reati molto gravi connessi, manco a dirlo, con temi che avrebbero a che fare con l’ambiente.
Sembra davvero un autogol, quello di Coletta, per la fretta di iniziare con largo anticipo la propria campagna elettorale. Detto ciò, magari come tutti noi ci auguriamo Clini sarà prosciolto in sede processuale e allora saremo tutti felici che un nostro illustre cittadino onorario non sia macchiato da un episodio così spiacevole. Resta il fatto che a parti invertite Coletta e i suoi avrebbero armato la grancassa del becero giustizialismo: la loro arma politica preferita.
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