Latina, sabato al Mimì la presentazione del libro di Emilio Andreoli

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LATINA – Verrà presentato sabato 2 aprile alle 18 presso la sala dello storico Bar Mimì in via Eugenio di Savoia a Latina il libro ‘Biscotto, storia di un play boy e di un sogno infranto’ (omicron edizioni, pp 180, euro 12), scritto da Emilio Andreoli, imprenditore latinense con la grande passione per Latina, i suoi abitanti e le sue storie. Ed è una presentazione amarcord, perchè il bar della famiglia Perrelli era una meta fissa del giovane Francesco Biscotto Porzi, uno di quei quattro bar che nella Latina degli anni ’60 e ’70 costituiva il classico giro di Peppe.

L’Italia del boom economico e della dolce vita, l’Italia della provincia dove i ritmi sono lenti e compassati. In questo quadro Latina non fa eccezione, con la torre civica che scandisce la vita tranquilla della città, dove le poche distrazioni scaturiscono dagli sguardi lanciati alle ragazze durante il giro di Peppe o dalle quattro chiacchiere nei bar del centro. È da qui che muove i primi passi Francesco Porzi, il leggendario Biscotto, ottenendo qualche comparsata nei tanti film girati a Latina, sui Lepini e al Circeo: colpisce registi e costumisti per la sua straordinaria bellezza e per i suoi modi, eleganti e affascinanti. Il passo a Roma, dove i maggiori stilisti degli anni ’60 se lo contendono, è breve, l’ingresso nel mondo del cinema e della pubblicità è il fotogramma successivo di una carriera che si preannuncia brillante e diritta. Poi, l’amore con l’attrice hollywoodiana Monique Van Vooren gli fa conoscere un altro mondo. E altre chance. Ma quando poteva, Biscotto scappava dalla luce dei riflettori e si rifugiava in quella naturale di Latina e del suo mare, lasciandosi avvolgere dall’incanto del Circeo e dalla sua movida. Restando sempre il giovane dal sorriso aperto, che non tradiva la comitiva dell’adolescenza. Ma quel giovane, dalla bellezza imbarazzante e dagli atteggiamenti seducenti proprio quando Hollywood era a un passo, viene irriso dal destino, nemmeno il copione l’avesse scritto il più cinico degli sceneggiatori partoriti dall’industria cinematografica. Oggi, questo libro scorre in un’inedita galleria fotografica tutti i momenti vissuti da un giovane di provincia che stava per raggiungere un grande sogno. Fino all’epilogo più tragico, fissato dal terribile incidente stradale che nell’agosto del 1970 se lo portò via a soli 23 anni.
Il libro è un godibile spaccato della Latina di quei tempi, la città che usciva dal Dopoguerra e si affacciava con rinnovate speranze in un’Italia diversa, dove s’accendeva il boom economico che sfiorava anche i giovani latinensi che avevano contatti coi coetanei romani all’ombra del Circeo. Emilio Andreoli proprio qui è riuscito a toccare le corde di quei personaggi di una Latina lontana nel tempo, ingiallita nelle pagine ma non nei sentimenti. Andreoli con ritmo scanzonato, brioso e leggero ha ricucito le varie tappe della breve ma intensa vita di Biscotto, dalle prime sfilate alle comparsate nel cinema, dal ruolo di protagonista in alcune pellicole di bmovie, alla frequentazione assidua della vita notturna della dolce vita romana passando per il jet set internazionale quando si fidanzò con la diva hollywoodiana Monique Van Vooren, condendo con gustosi aneddoti quei momenti che scandirono la vita di un giovane uomo affascinante e seducente.

Emilio Andreoli (Latina, 1959), appassionato del suo territorio, ha esordito nella narrativa col romanzo dai toni autobiografici Una fuga lunga un sogno (2003), poi per l’80° anniversario della città di Latina il racconto L’amico viene raccolto nell’antologia La Littorina – racconti e aneddoti di una terra emersa dall’acqua (2012); nel 2015 il racconto Traffici illeciti viene selezionato nell’antologia del premio di narrativa Giallolatino


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