Secondo quanto descritto da Legambiente nel quadro della campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento”, la nostra città è indietro rispetto agli obiettivi normativi e deve fare ancora molto in tema di mobilità sostenibile. Un trasporto pubblico ancora inefficiente che non riesce ad adeguarsi al reale fabbisogno del territorio, servizi di trasporto condiviso ancora scarsi e poco utilizzati, ma soprattutto una cultura, quella latinense, ancora strettamente legata al trasporto veicolare privato, anche per compiere pochi passi, con un alto tasso di motorizzazione (70 automobili ogni 100 abitanti): sono temi che impattano direttamente sulla salute dei cittadini e ne inficiano la qualità della vita.
Non ci deve stupire quindi che la concentrazione di PM10 a Latina sia maggiore rispetto a quella registrata dalle colonnine dell’ARPA a Genova che però conta una popolazione 5 volte superiore a quella del capoluogo pontino. Ricordiamo che l’OMS ha raccomandato l’abbassamento della media annuale del particolato inalabile (PM10) a 15 µg/mc e del biossido di azoto (NO2) a 10 µg/mc, due dati che la nostra città non rispetta e sui quali l’attuale amministrazione sembra non aver concentrato la propria azione politica.
La riperimetrazione dell’isola pedonale con la riapertura parziale al traffico veicolare, rappresentano un anacronistico passo indietro in direzione opposta agli obiettivi che la commissione europea ha posto in essere per il 2030. Sono necessari interventi concreti nella nostra città a partire dalla regolamentazione della circolazione dei veicoli in base alle emissioni prodotte e rilevate, interventi di pianificazione volti alla mobilità sostenibile, all’efficientamento del trasporto pubblico ed all’implementazione e pubblicizzazione del trasporto condiviso.
Nell’azione di governo del centrodestra non vi è traccia di azioni da intraprendere per ridurre la concentrazione di polveri sottili nell’aria che i nostri cittadini respirano ogni giorno, anche il Decreto Qualità dell’aria dello scorso novembre ha rappresentato solo
un’occasione persa per mettere al centro dell’azione politica i veri problemi che sono causa di una cattiva qualità dell’aria.
Come gruppo M5S Latina abbiamo istituito un tavolo di lavoro aperto alla società civile, a cittadini, esperti, attivisti ambientali, per mettere a punto delle proposte concrete per il contrasto all’inquinamento atmosferico, da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale.
Il sindaco è il primo responsabile della salute degli abitanti del capoluogo e ci aspettiamo un cambio di passo da parte della maggioranza in tal senso.
Firmato:
Gruppo Movimento 5 Stelle – Latina –
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