Alla pizzeria Kestè di Latina, la pizza non è solo buona, ma fa anche bene al cuore!
Petrosino Alfonso e Diodato Denise, titolari del locale, hanno sposato con entusiasmo il progetto di inclusione promosso dall’associazione Diaphorà, aprendo le porte a Federico, un ragazzo di 32 anni affetto da sindrome di Down. Lo scopo di questo progetto è di promuovere l’integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità, grazie all’organizzazione di laboratori formativi, alla creazione di spazi di incontro e di iniziative che mirano a migliorare il benessere psicofisico e prevenire la solitudine e l’isolamento di questi ragazzi. L’attenzione è dunque dedicata al rispetto della dignità, dell’unicità e dell’autodeterminazione di ciascun individuo, al fine di promuovere un progetto di vita indipendente che valorizzi le capacità e le aspirazioni di ognuno.
Alfonso e Denise hanno accolto l’iniziativa con piacere, e la pizzeria Kestè ha così dimostrato che l’inclusione non è solo una parola, ma una realtà concreta, dove ogni giorno il giovane Federico si mette in gioco con impegno e determinazione, supportato dalla vicinanza e dalla sensibilità dei suoi colleghi e dei proprietari. Grazie infatti al clima positivo e accogliente creato dallo staff, Federico ha potuto acquisire nuove competenze, rafforzando la sua autonomia. Assunto con un regolare contratto, dopo sei mesi di lavoro ha trovato da Kestè non solo un impiego, ma un luogo dove sentirsi valorizzato e parte di una squadra.
Oggi, la pizzeria Kestè dimostra che il suo impasto ha un ingrediente in più: la solidarietà.
Il progetto di Diaphorà e il sostegno della pizzeria Kestè rappresentano un esempio virtuoso di come il mondo del lavoro possa diventare un luogo di crescita per tutti, dimostrando che con impegno e inclusione si può creare un ambiente di lavoro equo e solidale, dove ognuno può contribuire con valore e professionalità. La storia di Federico non è solo un esempio di inclusione lavorativa, ma anche di come un ambiente positivo possa fare davvero la differenza.
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