Latina, i ristoranti di una volta. Come si fa a dimenticare il Fioretto? Impossibile. La location di via dell’Agora fu inaugurata dalla famiglia La Penna – di origini setine – poi passò ai Sangiorgi, Nilo e Nora, che in precedenza avevano gestito Biagi al Mare sul lungomare di Latina. Il Fioretto per vent’anni è stato un ristorante alla moda, molto apprezzato anche per ogni tipo di cerimonia e meeting con il suo ricco menù di specialità di pesce e di carne. Nilo Sangiorgi – personaggio estroso – dopo aver lavorato come musicista sulle navi da crociera aveva fatto esperienza come giovane manager in alcuni alberghi per decidere il grande salto nel capoluogo pontino. Il suo locale era bene organizzato, uno dei primi a essere informatizzato. Lo conoscevano ed apprezzavano in tanti, grazie a specialità culinarie come le cicche del nonno, la bazzoffia, il flambè, un procedimento di cottura a cui si aggiunge liquore. Nilo era un maestro, anche costo di bruciarsi le mani. Il “piatto del buon ricordo”, creato con ceramica di Vietri sul Mare, veniva consegnato a che sceglieva la bazzoffia, una zuppa tipica di Sezze, un piatto della tradizione contadina. Realizzato con pane raffermo, inzuppato con una minestra di verdure: carciofi, fave, piselli, lattuga, bieta. Nilo ha sempre seguito la sport di Latina, in particolare calcio e tennistavolo, con tanta passione. Lasciato il capoluogo pontino, la famiglia Sangiorgi si è trasferita nella bella Merano gestendo per vent’anni il ristorante L’Alessandra che ha cessato l’attività da poco tempo. Nilo e Nora sono pensionati dopo una vita di lavoro. Il Fioretto era un locale dove poter assaporare ottimi piatti locali, nati dalla memoria delle antiche ricette, tipiche di una cucina casalinga e tradizionale ma con un occhio rivolto ai nuovi gusti e alle nuove tendenze.
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