Latina sta diventando un set a cielo aperto. Dopo la Gerini, è il momento della Sandrelli, che domani arriva per girare alcune scene del film “L’uomo di Fumo”.
Le riprese saranno ambientate all’interno di una casa bellissima. Quella dell’architetto Roberto Cerocchi.
Come è avvenuto il contatto? “ Ad alcuni amici di Sabaudia era stata chiesta la disponibilità della casa.
Loro però, spiega Cerocchi, li hanno indirizzati da me. Tanto che una mattina mi ha chiamato Giovanni Soldati, regista e compagno di Stefania Sandrelli, chiedendomi se ero disponibile a far girare delle scene dentro casa mia. Gli ho risposto di si. Ho inviato delle foto e si sono subito innamorati. Poi, anche se per pura formalità, sono venuti a fare un sopralluogo”.
Insomma domani arrivano?
“Si, domani arrivano e staranno qui quattro giorni, forse non continuativi”.
Di che parla il film?
“ E’ la storia di una ragazza che orfana di tutti e due i genitori, viene allevata e cresciuta dalla nonna interpretata appunto dalla Sandrelli. La ragazza dormirà nella camera dei miei figli, dove c’è un letto a castello, che smonteranno per le riprese e che poi rimonteranno ”.
Voi che farete durante i lavori?
“Una persona dovrà stare sempre a casa. E sarà mia moglie. Io rimarrò allo studio e i ragazzi a scuola. Poi vediamo”
La casa di Roberto è una casa storica. E’ stata costruita nel periodo immediatamente successivo alla fondazione di Latina. L’ha realizzata il nonno e altre persone nel 1936. Scelsero questo posto, invece che la zona San Marco, perchè pensavano che, essendo più vicina alla stazione, la zona avrebbe avuto uno sviluppo urbanistico maggiore. Cosa che non è avvenuta.
I soffitti di questi appartementi sono alti 4 metri.
Quando Cerocchi decise di trasferirsi lì, nel 2005, l’ha riprogettata tutta e arredata con mobili disegnati da lui.
Quello che colpisce appena entri è la poltrona simile alle LC1. Una poltrona, disegnata da un architetto americano e che si può ammirare anche al Moma di New York.
Perchè girano a Latina e non a Roma?
“Perchè qui costa di meno. Equindi possono farlo con un budget ridotto”
Ho già scritto di Cerocchi a proposito del bridge, che ora si gioca online. Che c’entra il bridge direte voi? C’entra, c’entra. Come ho detto il titolo del film è “L’uomo di Fumo”. Nomen omen. O per dirla in italiano…nome di presagio. Dovete sapere infatti che il nick name per entrare nella piattafoma mondiale del bridge di Roberto Cerocchi è …Fumo_.
Se non è una coincidenza questa!
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