La vecchia e cara Tipografia Marra in via Legnano a Latina, un posto di lavoro e di ritrovo fra amici. Il Cavalier Carlo Marra, di Ferentino, è stato uno dei primi tipografi di Latina, cominciando a lavorare giovanissimo. Quando l’attività in proprio si è evoluta ha aperto la storica sede in via Legnano, sono in tanti a ricordarla con affetto e simpatia. Inchiostro, rulli, cianografiche, caratteri a mano, bozze, calendari, taglicarta,spillatrice: un po’ di tutto, quasi tutto. I figli Angelo e Piero in prima linea, i fratelli Gaetano, Agostino e Frankie Sanna di Priverno, i fratelli Virgilio e Claudio Maroso arrivati da Tripoli, il giovanissimo e promettente Ildo. Un team ben assortito, sotto lo sguardo bonario del Cavaliere che sedeva accanto al bancone all’ingresso. Ricordi nitidi di tempi spensierati. Gentilezza e garbo erano il biglietto da visita, per restare in cose tipografiche, della famiglia Marra. Ero un cliente affezionato: “Cavaliere, servono subito 50 locandine per la nostra partita di basket di domenica”. “Torna tra un’ora”, rispondeva immediatamente. Erano pronte e arrotolate con spago. Un sorriso e un saluto cordiale. Quando apparve nella zona l’istituto per ragionieri Salvemini i Marra organizzarono anche un angolo per vendere la cancelleria agli studenti. Di provata fede comunista, la famiglia Marra era in buoni rappprti con tutte le forze politiche. Stampavano i manifesti elettorali del Movimento Sociale Italiano e il periodico Destra Pontina. Una grande notorietà la tipografia la conobbe quando dal 1974 al ’76 fu stampato il diffusissimo settimanale Pontin Sportivo, un successo editoriale. Dopo i caratteri mobili, rimasti la principale tecnica di stampa fino agli anni sessanta, siamo passati alle linotype. Le macchine erano azionate da un linotipista, che batteva a macchina i caratteri: mano a mano che venivano scritte le parole, la macchina pescava i caratteri attraverso dei bracci meccanici e li fondeva uno con l’altro, fino a creare una riga. Una volta ottenuti i testi fusi riga per riga, la tipografia Marra li prendeva e stampava con stampa tipografica. La figura del linotipista era quella di Albino, un provetto artigiano di Priverno che ogni volta – anche la notte – veniva raggiunto rapidamente in auto. Lo zincografo si trovava invece in piazza Orazio a Latina, più vicino e comodo, le foto erano quasi perfette. Davvero bello osservare l’inchiostro spalmato sui rulli, che giravano senza sosta per uniformare la stesura del colore. Un paio di prove, pronti e via. Quando il buon tipografo Marra riteneva che il lavoro fosse fatto bene, presentava una bozza di stampa al cliente. Se gli piaceva, sulla bozza doveva essere data conferma di stampa. Così si poteva produrre la copia definitiva.
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