Latina di una volta, la boutique La Finestrella di Adriana Rizzo ha rappresentato una novità nella moda

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La Finestrella, in via Cattaneo, ha rappresentato una delle prime boutique di Latina, forse la prima. Una invenzione della creativa Adriana Rizzo – arrivata da Tunisi nel 1957 – figlia di Turi, il famoso pasticcere siciliano. Il papà lo ricordano in tanti per il suo stile da gentiluomo e la bontà dei prodotti. La Finestella è sta fortemente voluta dalla visionaria Adriana che dopo aver lavorato in un negozio di elettrodomestici ha deciso il grande salto nel mondo del commercio negli anni più belli del Novecento, agli albori degli anni Sessanta. La Finestrella, arredata con uno stile soft e ideale per la moda di quel periodo, ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta per una città in crescita, con Adriana Rizzo pronta ad accogliere e soddisfare le esigenze di una clientela numerosa. Si affermarono canoni estetici più moderni, innovativi movimenti politici e culturali. E’ l’epoca dell’insediamento del presidente americano John Fitgerald Kennedy, dello sbarco stellestrisce sulla Luna, del concerto immortale a Woodstock, nel 1969. Ognuno di questi eventi ha segnato profondamente gli usi e i costumi della società. Anche l’universo moda ha fatto sue tendenze, dalle giovanissime alle alle signore in età matura. La minigonna sembrava una rivoluzione, la maglieria si tingeva di colori sgargianti. Le modiste passarono a chiamarsi stiliste, un salto di qualità anche nella terminologia. Alla Finestrella arrivavano campionari di ogni tipo; la migliore qualità di Adriana era quella di saper scegliere il capo giusto. Diffcilmene sbagliava, specialmente nello selezionalare il classico, quello elegante che piace per sempre. Quando bazzicavo i due maglifici di famiglia – Ena e Max Rob – ero piccolo ma guardavo con interesse ogni dettaglio, mi piaceva curiosare, sapere cos’era la maglia rasata, perfino mettere i cartellini con il filo. Gli abiti – allora – diventavano svasati, senza punto vita e prevalevano le stampe geometriche, tutto bello per esportarlo in Germania e Olanda collegate giornalmente con l’Emilia Felix, dove sono nato. La Finestrella entrava nel cuore delle persone di Latina, un’opportunità di piacere, un evento da non perdere. Adriana rappresentava un messaggio di speranza in una città allegra e gioiosa, dai colori e dai profumi unici.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.