AVELLINO-LATINA 2-1
Avellino: Radunovic, Laverone (22′ st Eusepi), Migliorini, Jidayi, Perrotta (1′ st Verde), Lasik, Moretti (5′ st Camarà), Paghera, D’Angelo, Castaldo, Ardemagni. A disp.: Lezzerini, Iuliano, Asmah, Soumarè, Omeonga, Solerio. All.: Novellino
Latina: Grandi, Bruscagin, Garcia Tena, Maciucca, Rolando (37′ st Colarieti), De Vitis, Bandinelli, Di Matteo, Pinato, Insigne (11′ st Negro), Di Nardo (25′ st Megelaitis). A disp.: Pinsoglio, Celli, De Giorgio, De Vitis, Jordan, Nica. All.: Vivarini
Arbitro: Saia di Palermo Assistenti: Raspollini di Palermo e Sechi di Sassari Quarto uomo: De Tullio di Bari
Marcatori: 33′ Insigne, 25′ st Ardemagni, 38′ st Castaldo
Ammoniti: Insigne, Migliorini
Primo tempo – Avellino pericoloso al 15′: prima Grandi nega il gol a Castaldo con un grande intervento, poi D’Angelo con il sinistro centra la traversa. Risposta nerazzurra al 22′ con Pinato: Radunovic c’è. Al 33′ il Latina passa in vantaggio con Insigne: splendido sinistro a giro che si infila nel sette. Dopo un minuto di recupero termina il primo tempo.
Secondo tempo – L’Avellino trova il pareggio al 25′ con Ardemagni: l’attaccante biancoverde supera Grandi con un preciso colpo di testa. Al 38′ l’Avellino ribalta il conto con Castaldo. Dopo cinque minuti di recupero al Partenio finisce 2-1.
Vincenzo Vivarini in conferenza stampa:
Gli applausi verso il Latina sembravano ben motivati
“Ho un’amarezza dentro e mi dispiace veramente per i ragazzi, per la città di Latina. Questa è una squadra alla quale mancava veramente poco per avere una classifica diversa. Questo è il grande rammarico che ho, perché abbiamo dimostrato anche stasera grande organizzazione, grande qualità tecnica. In questo momento la squadra si esprime veramente a memoria, ci manca sempre un po’ di concretezza nelle cose più importanti. Questa è la grande amarezza che abbiamo, devo fare i complimenti a questi giocatori che, anche oggi, mi hanno fatto divertire. C’è da dire dei giovani che hanno giocato: devo fare i complimenti a Maciucca, gli avevo detto durante l’anno di prepararsi perché ero sicuro che gli avrei fatto fare delle presenze perché se le è meritate durante l’arco di tutto l’anno, con serietà e professionalità. È cresciuto tanto dall’inizio, secondo me è stato uno dei migliori. È un ragazzo giovanissimo e di proprietà del Latina, quindi è un capitale. Lo stesso Pinato ha fatto vedere qualità importanti ed è un altro giocatore del Latina. Bandinelli è stato sopra le righe, questa è una squadra che ha mostrato delle cose importanti come valorizzazione. Abbiamo fatto giocare anche due ragazzi del ’99 e si sono ben districati in questa partita. Ho un po’ di amarezza, purtroppo dobbiamo accettare questo verdetto. Mi dispiace anche per la città di Latina”.
Alla vigilia ha lanciato alla città il messaggio di salvaguardare il professionismo
“Ma che scherzate? Sento troppe voci, troppe cose. Questa è una squadra che ha un valore importante, nonostante si parli sempre dei debiti che ha. Bisogna vedere anche i crediti che ha una società, non esiste abbandonare una squadra del genere. Bisogna avere la capacità imprenditoriale e gestionale di cercare di risalire e di gestire questo bilancio. Adesso che c’è l’asta spero che ci siano delle persone che tengano conto anche del valore di questa squadra, non solo dei debiti. Soprattutto per dare ancora il professionismo a Latina perché, secondo me, la città lo merita. Mi fa piacere dire anche queste cose”.
Si sente arrabbiato ancora oggi?
“Arrabbiatissimo, sotto l’aspetto di tutto quello che ci è accaduto quest’anno. Sono dispiaciuto, per me è una grande esperienza fatta perché, di solito, tutto quello che mi è successo quest’anno non capita a un allenatore. Chiaramente sono molto amareggiato”.
Se invece le si chiede: sassolini?
“Che vuoi togliere? Di chiacchiere ne sono state fatte fin troppe. Accetto tutto quello che è stato detto su di me, non c’è da dire niente. Il pubblico e i tifosi vogliono vincere, anch’io voglio vincere e sono nello stesso stato d’animo loro. Chiaramente loro si possono sfogare con qualcuno, mentre io faccio fatica a farlo perché non c’è più nessuno. Dobbiamo accettare, prendiamo atto di questa grandissima prestazione di stasera e adesso ci andiamo a riposare”.
Come si congeda da Latina?
“Con questa amarezza qua ma anche con la soddisfazione di aver conosciuto una bella città, nella quale si vive bene e dove si sta bene. Cercherò di avere in mente solo le cose positive di Latina”.
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