LATINA – Previsti aumenti di oltre l’8% per tutto il 2022 e del 5% nel 2023 sulle bollette dell’acqua. Il via libera al piano arriva dai sindaci della Provincia.

A favore i sindaci di Latina, Castelforte, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Minturno, Lenola, Maenza, Priverno, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano e Ventotene. Contro hanno invece votato Bassiano, Sezze, Cisterna, Pontinia, Sermoneta, Cori e Amaseno. Astenuti Terracina, Norma, Sonnino, Campodimele. Grande assente, Aprilia.

Polemico sulla scelta il deputato di Alternativa Raffaele Trano: “La decisione è scellerata e incomprensibile – ha detto Trano – che permette di aumentare i guadagni del gestore peraltro illegittimo secondo un referendum mai rispettato di 11 anni fa, a fronte di un servizio con perdite idriche di oltre il 70%, mancati investimenti, continui finanziamenti pubblici, accuse di disastri ambientali, ripetute crisi idriche in tutta la Provincia di Latina, acqua sporca a causa gravi carenze agli impianti di depurazione, oltre 50 milioni di euro di introiti illegittimi mai restituiti. Addirittura nel 2017 lasciavano girare i contatori con l’aria e oggi chiedono aumenti tariffari per i costi dell’energia che serve a pompe di sollevamento che non sollevano un bel niente visto che l’acqua la disperdono”.

La decisione, secondo Trano, fa solo gli interessi dell’ente e non certo dei cittadini, già tartassati da rincari di carburanti, gas, spesa. “Solo pochi giorni fa ho presentato l’ennesima interrogazione sulle decine di milioni di euro del PNRR destinati ancora una volta ad Acqualatina, chiedendo dove siano finiti i 19 milioni di euro già verstai nel 2017. Evidentemente un fiume scorre abbondante, e non è il flusso di acqua, bensì quello dei soldi pubblici”.


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