APRILIA – Avrebbe lasciato l’amico a morire tra le lamiere della Bmw 330 che nel cuore della notte del 17 maggio 2015 era uscita di strada su via Pescarella ad Aprilia.
Secondo l’accusa l’uomo all’epoca dei fatti 30enne, stava percorrendo via Pescarella alla velocità di 108 km/h nonostante il limite fosse di 50 km/h quando, nel territorio del comune di Aprilia, in prossimità di una curva, perse il controllo del mezzo e andò a schiantarsi contro un muro di recinzione. L’auto si spezzò in due e a quel punto, anziché soccorrere il passeggero, l’imputato si sarebbe dato alla fuga.
Accusato di omicidio colposo e di omissione di soccorso, Adrian Varà è stato così condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, a tre anni di reclusione. Solo sei mesi in meno di quanto chiesto dal pm Maria Eleonora Tortora che rappresentav l’accusa nel corso del dibattimento.
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