L’angolo delle curiosità sulle donne
La scrittura delle donne, oltre a esistere con risultati importanti nel quadro della letteratura coeva, mostra una certa compattezza e una grande consapevolezza ideologica. (Massimo Onofri
La scrittrice francese Simone de Beauvoir nel suo celebre libro Il secondo sesso (1949) scriveva provocatoriamente che «donna si diventa», denunciando in tal modo come il rapporto femminile con la natura e la cultura sia sempre mediato dall’uomo.
Le voci di alcune maggiori autrici italiane di versi del XX secolo sono quelle di Ada Negri, Sibilla Aleramo, Amalia Guglielminetti, Lalla Romano, Antonia Pozzi, Daria Menicanti, Fernanda Romagnoli, Margherita Guidacci, Maria Luisa Spaziani, Cristina Campo, Armanda Guiducci, Nella Nobili, Mariagloria Sears, Giovanna Bemporad, Amelia Rosselli, Alda Merini.
Sibilla Aleramo, nata ad Alessandria nel 1876 e morta a Roma nel 1960, esordì nel 1906 con un romanzo verità, Una donna, dal contenuto, in quel periodo, scandaloso, essendo la rielaborazione letteraria di un evento autobiografico. Quando aveva quindici anni fu violentata e la sua adolescenza fu interrotta e seguita con matrimonio riparatore.
Le grandi mistiche medievali sono state Ildegarda di Bingen, Teresa D’Avila, Margherita Porete; le pensatrici spirituali del Novecento sono state Simone Weil, Etty Hillesum, Maria Zambrano, Cristina Campo, Adrienne von Speyr, Madelaine Delbrel. Donne che hanno privilegiato la relazione diventando capaci di trovare in essa la pienezza della loro umanità.
La notorietà di Matilde di Canossa, donna forte, vissuta tra il 1046 e il 1115, è legata in modo particolare alla celebre vicenda che vide protagonista l’imperatore Enrico IV, il quale proprio nel castello della potente signora feudataria, si umiliò dinanzi al pontefice Gregorio VII al tempo che viene usualmente definita la lotta per le investiture. Matilde si schierò dalla parte del papato. Alla sua morte improvvisa lasciò un ricchissimo patrimonio che diventò oggetto di un’aspra contesa tra papi e imperatori.
Susan Sontag scrittrice statunitense (nata a New York il 16 gennaio 1933 e morta nel 2004) è stata una scrittrice statunitense e una intellettuale poliedrica molto acuta, anche in virtù di uno sguardo capace di lungimiranza e generosità. Nella sua vita ha saputo concentrare l’attenzione non soltanto su sé stessa, né sugli argomenti più importanti da cui si sentiva interpellata, talvolta sino all’ossessione. Era molto penetrante nell’osservazione degli altri scrittori, pensatori ed artisti. Sapeva sempre volare più alto del puro “autoriferimento”.
Secondo Susan Sontag, scrittrice, filosofa e storica statunitense, «Le donne sono state confinate nel mondo dei sentimenti, perché il mondo degli uomini è definito un mondo di azione, forza, abilità, direttiva e capacità di distacco, quindi le donne sono divenute le depositarie della sensibilità».
La scienziata, astrofisica Margherita Hack ha scritto: «Dove sta scritto che le donne devono occuparsi delle faccende domestiche? Questo aveva un senso una volta, quando solo l’uomo lavorava fuori casa, ma oggi non lo ha più. Credo che siamo succubi di una tradizione lunga a morire».
Secondo un proverbio cinese. «La donna che attende un cavaliere deve stare attenta a non confondere il rumore degli zoccoli col battito del proprio cuore»,
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