Noi siamo aperti alla possibilità che il senso e il significato sorgano soltanto nell’uomo e nella sua storia. Ma non nell’uomo singolo, bensì’ nell’uomo storico. Perché l’uomo è un essere storico. (Wilheim Dilthey)
Il mondo dei Borgia (il pontefice Alessandro VI, nato in Spagna a Valencia nel 1431, il figlio Cesare nato a nel 1475 e assassinato nel 1492, duca di Valentino, Lucrezia Borgia, nata nel 1480) secondo lo storico Lucio Villari, è stato un referente teorico e culturale del pensiero di Niccolò Machiavelli e della drammatica storia di quegli anni, uno dei più torbidi ed esaltanti della storia d’Italia.
Alessandro VI (Borgia, nipote del papa Callisto III) nei suoi quindici anni di pontificato dimostrò molta abilità nella trattazione degli affari politici e religiosi e nell’amministrazione della Chiesa. Fu amato e rispettato ovunque. Anche Copernico, nel Giubileo del 1500,che il papa indisse con l’orgoglio e l’opulenza di un principe, venne a Roma a rendergli omaggio. Per alcuni studiosi di storia dal suo pontificato ha inizio l’età moderna.
Cesare Borgia, figlio del papa Alessandro VI che lo nominò duca di Romagna, ebbe un ambizioso progetto politico poiché intendeva raggiungere un obiettivo di grande respiro storico: il progressivo abbattimento delle singole signorie, dei potentati locali, della autonomie feudali delle piccole corti d’Italia centrale per creare uno stato unitario grande (un’ipotesi anticipatrice di secoli), regolato da leggi e da veri e propri statuti e anche la liberazione dell’Italia dal controllo delle potenze straniere.
Niccolò Machiavelli fu incantato dalla figura di Cesare Borgia e ammirò del giovane venticinquenne la grande sapienza di governo e la spietatezza contro gli avversari e divenne il modello del Principe, una sorta di mito positivo-negativo, oggetto di una teoria che rimane contraddittoriamente sublime. Ed è questa la speranza che chiude in pagine memorabili, l’opera più famosa e conosciuta dello stesso Machiavelli; il Principe.
Durante i primi mesi del 1945 gli eserciti alleati penetrarono in Germania. I bombardamenti americani su Berlino, che avevano già provocato enormi rovine su Berlino, cessarono il 21 aprile e furono rimpiazzati dai terribili bombardamenti dei 40000 pezzi di artiglieria sovietica. Le armate sovietiche accerchiarono la capitale tedesca e il 25 aprile cominciò la presa della città. Hitler si suicidò il 30 aprile. Il primo maggio la bandiera rossa sventola sul Reichstag e la battaglia di Berlino si concluse il 2 maggio.
L’assedio di Sarajevo avvenuto dopo la crisi del comunismo di Tito, nella guerra di Iugoslavia, è durato quattro anni (dal 5 aprile 1992 al 14 febbraio 1996) e ha fatto più di cinquemila vittime. Il genocidio di Srebrenica è stato caratterizzato dallo sterminio di ottomila uomini e adolescenti.
Il primo regime teocratico dei talebani si è affermato tra il 1996 e il 2001. Adesso i talebani sono tornati al potere e hanno chiuso le strutture dove le bambine, le ragazze e le donne potevano rivolgersi per scampare alle violenze e alle sottomissioni, Hanno ripristinato i matrimoni con le spose bambine.
L’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq di Saddam Hussein (fino ad allora quasi alleato degli Stati Uniti che gli avevano dato aiuto nella guerra contro l’Iran dieci anni prima) provoca la decisione di Bush padre di colpire l’Iraq con il pretesto che questo paese costituisca un pericolo nucleare, sulla base di documenti falsi. Bush riesce a formare una vasta coalizione e i preparativi di guerra si effettuano nell’autunno 1990
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