L’Angolo delle curiosità: Storia

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La conoscenza storica ci eleva al di sopra delle illusioni fatali dovute alla struttura stessa della nostra percezione temporale.                                                                               Jean Guitton

         Lo storico romano Tacito nella sua opera gli Annali (XV, 44) evoca l’incendio di Roma ad opera di Nerone nel 64 e mette in rilievo che l’imperatore dichiarò colpevoli i cristiani, i seguaci di Cristo condannato a morte dal procuratore Ponzio sotto l’impero di Tiberio

Durante il sacco di Roma del 410, condotto da Alarico re dei Visigoti, nemmeno ad anziani e bambini furono risparmiati stupri e violenze che causarono numerosi suicidi

Gli incunaboli sono i preziosi volumi che nella seconda metà del XV secolo segnano il passaggio dal manoscritto antico alla nuova arte della tipografia. Incunabolo è il termine convenzionale che viene utilizzato per indicare il libro a stampa  quando la sancta ars (elogiata da Niccolò Cusano) era in incunabulis ossia in fasce. Un esempio di incunabolo è il Libellus  de carcere di Piatti stampato a Milano intorno al 1485.

San Francesco, il poverello di Assisi, secondo alcuni storici ed economisti, è considerato come precursore dell’economia di mercato, persino del capitalismo. Infatti la prima scuola di pensiero economico nel Medioevo fu francescana e nella seconda metà del Quattrocento i frati francescani fondarono i Monti di Pietà, istituzioni finanziarie senza scopo di lucro (sine merito), all’origine della tradizione della finanza popolare e sociale italiana ed europea.

Tra il 1791 e il 1804 ad Haiti ci fu una rivoluzione degli schiavi contro la monarchia francese che portò alla costituzione della prima Repubblica indipendente dell’America Latina e fu appoggiata dai rivoluzionari giacobini di Parigi che, intanto nel gennaio del 1793, tagliavano la testa al re di Francia.

Il trattato di pace del 10 febbraio del 1947 consegno alla Jugoslavia di Tito l’Istria, e le città di Fiume e Zara. Ci fu un vasto esodo di oltre 300mila istriani, giuliani e dalmati verso una patria che non li accolse come avrebbero meritato.

Quando si parla della generazione del Novantanove (1899) ci si riferisce ai ragazzi, appena maggiorenni, che hanno sacrificato, combattendo, sul fronte della Prima guerra mondiale, la loro giovane vita.

l Sessantotto è stato un anno irripetibile nel bene e nel male che portò grandi trasformazioni nella società in tanti ambiti diversi. Negli Stati Uniti furono assassinati a poche settimane di distanza Martin Luther King e Robert Kennedy, due uomini che lottarono con coraggio per la giustizia e l’uguaglianza. A Parigi nel mese di maggio iniziarono le contestazioni da parte degli studenti universitari della Sorbona.

L’Olocausto ricorda una lista infinita di vittime tra ebrei, oppositori politici, zingari, omosessuali, testimoni di Geova che furono sterminati dai tedeschi in nome dell’ideologia della razza pura.

La storia ha conosciuto diversi momenti di svolta: 1648 Trattato di Westfalia; 1776 e 1789 le rivoluzioni americana e francese; 1848 rivoluzione sociale in Europa; 1917 rivoluzione bolscevica; il trionfo dei totalitarismi in Europa tra gli anni venti e trenta; l’affermazione bipolare dopo il 1945 di Stati Uniti e Unione Sovietica (la guerra fredda). Oggi, secondo lo studioso francese di scienze politiche, Yves Méry, siamo di fronte a nuova rottura epocale innescata dal capitalismo globalizzato all’interno dei sistemi democratici.

 

 

 

 

 

 


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