Uno dei segni più certi della verità della religione si ha osservando fino a che punto essa spinge all’azione, ossia in che misura essa riesce a far scaturire dalle sorgenti profonde che sono in ciascuno di noi, un massimo di energia e sforzo. (Pierre Teilhard de Chardin)
Nella storia occidentale molte controversie teologico-politiche, che contrappongono le due tradizioni, quella degli ebrei e quella dei cristiani, hanno avuto inizio nel 70 d.C. dalla distruzione del tempio di Gerusalemme.
I testimoni di Geova sono un movimento religioso di origine cristiana nato nel 1870 negli Stati Uniti d’America che intendeva ripristinare una sorta di “cristianesimo delle origini con una lettura letteralista della Bibbia e un orientamento antitrinitario. Essi, con una mentalità fanatica e settaria, negano le più fondamentali verità cristiane, quali la Trinità di Dio, la divinità di Gesù Cristo, l’esistenza dell’anima spirituale.
L’evangelista Luca, «scriba e pittore dell’annuncio», è l’autore del più ampio dei quattro Vangeli, (19.404 parole greche) e di una seconda opera, gli Atti degli Apostoli (18.374 parole), entrambi dedicati a un certo «Sua Eccellenza Teofilo». Luca è considerato uno scrittore raffinato che Dante definì «scriba mansuetudinis Christi». Con alcune sue pagine, che sono veri dipinti, ha conquistato l’arte e la cultura nei secoli.
Ignazio di Loyola si convertì in seguito a una grave ferita a una gamba, durante un attacco alla città di Pamplona. La conversione ebbe inizio grazie alla lettura sempre più attenta e approfondita di due libri, sulla vita di Cristo (Vita Christi di Ludolfo di Sassonia) e sulle vite dei santi (Legende Sanctorum di Iacopo da Varazze), offerti durante la convalescenza dalla cognata Maddalena de Araoz.
Il Libro della Genesi si chiude con la lunga storia di Giuseppe e dei suoi undici fratelli, figli di Giacobbe, ma non della stessa madre. Infatti l’amata Rachele aveva dato a Giacobbe solo un figlio Giuseppe, ed era poi morta dando alla luce il secondogenito Beniamino. Giuseppe fu venduto a dei mercanti, portato in Egitto, accusato e imprigionato. Capace di interpretare i sogni, entrò nei favori del faraone e fu nominato viceré e incaricato di gestire un lungo periodo di carestia. Nella scena finale, riconosciuto dai fratelli si gettò al collo di suo fratello Beniamino e pianse.
L’espressione Angelo custode è stata usata per la prima volta nel 1581 dal grande poeta Torquato Tasso nella Gerusalemme Liberata col significato di «angelo dato da Dio a ciascun uomo come protettore». Poi la parola è stata usata anche per indicare qualunque altra persona che protegge, in frasi come «è il suo angelo custode» oppure come «è bello e buono come un angelo».
L’Apocalisse, l’ultimo libro della Bibbia, è uno scritto a tratti enigmatico, ricco di simboli e per questo di complessa interpretazione, ma anche colmo di speranza e di fiducia. Non è un libro per profeti di sventura, che annuncia catastrofi e sconvolgimenti, ma al contrario rivelazione della meraviglia e dello stupore di fronte al mondo della realtà che emerge nella vita di ciascuno perché sia custodita e protetta.
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