È difficile per l’osservatore attento trovare nella vita spirituale degli uomini un fattore che abbia svolto nel corso dei secoli, un ruolo cosi decisivo come la religione. Dall’età della pietra fino all’era atomica, subendo sorprendenti cambiamenti e diverse metamorfosi, la religione vive indissolubilmente unita allo spirito umano, alla cultura mondiale. Alessandro Men
L’evangelista Luca usa ben cinque verbi greci diversi per esprimere la gioia in 27 passi del suo Vangelo. I primi due capitoli, dedicati all’infanzia di Gesù, sono intarsiati di canti gioiosi di lode entrati nella liturgia cristiana (Magnificat, Benedictus, Gloria in excelsis, Nunc dimittis)
Nessuno dei quattro evangelisti ha descritto il volto di Gesù, né ha fornito alcun dettaglio su statura, lineamenti, colore dei capelli, degli occhi, della pelle e della voce. Non sappiamo nulla sull’aspetto esteriore di Gesù.
San Paolo quando giunse a Atene si trovò a dialogare con l’élite intellettuale e alcuni filosofi lo inviarono a parlare nell’areopago. L’annuncio cristiano si trovò di fronte all’ironia dei pensatori che non accettavano la testimonianza della resurrezione di Cristo.
Maria Maddalena è chiamata «l’apostola degli apostoli» perché dopo aver scoperto che la tomba di Gesù era vuota, e credendo che il corpo del maestro fosse stato portato via, pianse e fu invitata ad avvertire gli apostoli dell’avvenuta risurrezione.
Il monaco Simeone Stilita, detto il vecchio, visse tra il 390 e il 459 nel nord della Siria e visse più di trent’anni in cima a una colonna, un pilastro. Decise di salire sulla colonna per evitare di essere disturbato dai tanti pellegrini che lo andavano a trovarlo nella grotta in cui aveva deciso di vivere da anacoreta, isolato da tutti gli altri.
Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) è uno dei più ammirati maestri di spiritualità della storia del cristianesimo. È stato un Padre della Chiesa, una figura centrale dell’Ordine cistercense. Una delle sue opere riguarda I gradi dell’umiltà e della superbia che indica la via per andare oltre noi stessi. Dante nel XXXIII canto del Paradiso gli pone in bocca la nota preghiera: «Vergine madre, Figlia del tuo figlio…».
Nel 1648 il generale dei Gesuiti Vincenzo Carafa creò la Confraternita della buona morte presso la Chiesa di Gesù a Roma che si proponeva di aiutare i cristiani e, in generale, ogni persona, a “morire bene” , cioè con i conforti religiosi previsti.
Il Patto delle Catacombe fu firmato il 16 novembre 1965 pochi giorni prima della chiusura del Concilio Vaticano II da alcuni (circa 40) padri conciliari (molti dei quali latinoamericani) dopo la celebrazione dell’Eucarestia nelle catacombe di Domitilla a Roma. Si impegnarono a vivere in povertà, a rinunciare a tutti simboli e ai privilegi del potere e a mettere i poveri al centro del loro ministero pastorale.
Fra le opere teologiche incompiute va certamente ricordata la Summa theologiae, famosa opera lasciata incompiuta da san Tommaso e terminata da Reginaldo da Piperno.
Nel 2019 il documento Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune è stato sottoscritto ad Abu Dahbi durante l’incontro tra Papa Francesco e il Grande Imam di Al.Azhar Ahamad al-Tayyb, in occasione del Viaggio Apostolico del Pontefice negli Emirati Arabi Uniti.
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