L’angolo delle curiosità: Personaggi di ieri e di oggi

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L’angolo delle curiosità: Personaggi di ieri e di oggi (29)

Nel mondo occidentale moderno, abbiamo bisogno di una nuova cultura della memoria, capace di farci vivere non solo individualmente alla giornata, ma di farci guardare oltre. Se ci percepiamo come uomini nel contesto più ampio delle generazioni, guadagniamo un ricordo  del passato e una speranza per il futuro. (Jűrgen Moltmann)       

          Winckelmann è considerato il padre della storia dell’arte moderna e il suo contributo alla cultura occidentale può essere paragonato a quello di Dante per la letteratura o Galileo per la scienza. È senza dubbio uno dei principali protagonisti della vita artistica e culturale del Settecento europeo.

          Sergeevič Stanislavskij  (1863- 1938) è stato un famoso attore, regista teatrale, insegnante russo, noto per essere l’ideatore del metodo basato sull’approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell’attore. Questo illustre maestro  di teatro diceva che non esistono piccole o grandi parti, ma piccoli o grandi attori.

          Il mistero della scomparsa di Ettore Majorana, avvenuta il 25 marzo 1938, è rimasto immutato. Com’è possibile che il più promettente e geniale fra i fisici riuniti intorno a Enrico Fermi sia sparito senza lasciare traccia? Domanda che molti si sono posti. Il filosofo Giorgio Agamben suggerisce che Majorana, scomparendo senza lasciare tracce, ha fatto della sua persona la cifra stessa dello statuto del reale nell’universo probabilistico della fisica contemporanea e ha posto alla scienza una domanda che aspetta ancora la sua risposta: che cos’è reale?

         Ludwig Wittgenstein (Vienna 26 aprile 1889 – Cambridge 29 aprile 1951) è nato in una famiglia ricchissima e colta (il padre era un industriale dell’acciaio; a casa sua suonavano Mahler e Brahms. Rinunciò per intero alla sua eredità e visse modestamente, come maestro elementare in villaggi di campagna e come giardiniere in un monastero. Al suo influsso come pensatore si deve la nascita delle sue più importanti correnti filosofiche del Ventesimo secolo: il neopositivismo logico e la filosofia analitica.

          Gavino Ledda, autore del celebre romanzo Padre padrone (1975), è stato analfabeta fino all’età di 20 anni. A 32 si è laureato  in Lettere a Roma, con una tesi sul lessico agricolo del suo paese (Siligo in provincia di Sassari). Si è laureato in Glottologia. In seguito ha ottenuto un posto di assistente di Filologia romanza all’università di Cagliari. Il suo libro, che percorre l’infanzia e la giovinezza trascorsa in terra sarda, narrando tutta la durezza dell’Italia rurale, ha vinto il Premio Viareggio. Due anni dopo nel 1977, la pubblicazione del libro i fratelli Taviani hanno  realizzato una versione cinematografica che vinse la Palma d’oro al festival di Cannes

          Mario Perniola (1941-2018) è stato un filosofo e scrittore italiano e anche un teorico dell’arte contemporanea. In uno dei suoi scritti (Del sentire) ha sostenuto la tesi secondo la quale: «come l’ideologia dispensa dal pensare, come la burocrazia dispensa dall’agire, così i media dispensano dal sentire».

          Ernesto Ferrero, scomparso il 31 ottobre 2023, è stato una figura prismatica della storia culturale italiana.  Infatti è stato direttore editoriale, critico letterario, scrittore, traduttore, organizzatore culturale; per quasi trent’anni, dal 1998 al 2016, ha diretto il Salone del Libro di Torino (luogo di confronto e di scontro, di riflessione e di memoria). Un professionista di incisiva cura umana che ho avuto modo di apprezzare durante i numerosi incontri al Salone. Ha vinto il Premio Strega nel 2000  con il romanzo N edito dalla casa editrice Einaudi.

          L’attore Massimo Troisi viene ricordato dalla sorella con questi versi: «Comme ‘na rundinella solitaria che se ne va à reposà ‘n coppa a ‘na spiaggia d’oro co’ o sole pe’ compagno, e l’onne fresche e chiare le cantano ogni notte a ninna nanna.

 


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