L’angolo delle curiosità.:Letteratura

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L’angolo delle curiosità: Letteratura (14)

La letteratura non è nata per dare risposte ma per fare domande, per inquietare, per aprire l’intelligenza e la sensibilità a nuove prospettive del reale.                                                           Julio Cortázar 

         Niccolò Machiavelli (Firenze 1469- 1527), storico (Discorsi della prima Deca di Tito Livio, 1513), filosofo (il Principe, 1513), scrittore (La vita di Castruccio Castrocani da Lucca, 1520), drammaturgo (la Mandragola 1518) e diplomatico (Dell’arte e della guerra, 1520) è considerato il fondatore della scienza politica moderna. Con il termine machiavellico si è spesso indicato un atteggiamento spregiudicato e disinvolto nell’uso del potere.

Il drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare, nato e morto a Stratford (1564 – 1616)  con i suoi formidabili lavori teatrali (commedie, tragedie e poesie) che scavano nel profondo della natura umana, ha espresso la cultura elisabettiana.

Charles Perrault  (Parigi 1628 -1721) scrittore francese, membro dell’Académie Française dal 1671, è l’autore del celebre libro I racconti di Mamma Oca, raccolta di fiabe fra cui alcuni capolavori immortali come Cappuccetto Rosso, Barbablù, La bella addormentata, Pollicino, Cenerentola e Il gatto con gli stivali. 

         Gli Illuministi e gli Enciclopedisti Denis Diderot e Jean-Baptiste Le Rond D’Alembert furono i primi a cercare di sistematizzare il sapere in forma organica con la famosa Enciclopedia (1751) che doveva, secondo il loro proposito, diffondere i Lumi della Ragione e del sapere presso tulle le classi sociali. 

         Stendhal, pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 – Parigi 1842), visitò l’Italia a seguito di Napoleone e scrisse alcuni dei suoi capolavori tra i quali la Charteuse. Fu realista e da lui si abbeverò una larga schiera di scrittori che hanno fatto grande la letteratura d’Oltralpe: i Goncourt, Zola, Flaubert e tutto il Naturalismo. E da non dimenticare Honoré Balzac e la sua Commedie.

         Victor Hugo, poeta, drammaturgo, saggista, scrittore, aforista, statista, politico e attivista per i diritti umani, è considerato il padre del Romanticismo in Francia. I suoi scritti giunsero a ricoprire tutti i generi letterari, dalla poesia lirica al dramma, dalla satira politica al romanzo storico e sociale suscitando unanimi consensi in tutta Europa soprattutto per il suo capolavoro immortale I miserabili.

         Luigi Capuana, scrittore, critico letterario e giornalista è stato un teorico tra i più importanti del Verismo. Tra le opere narrative più significative di Capuana sono da annoverare le Novelle ispirate alla vita siciliana, ai personaggi e ai fatti grotteschi e tragici della sua terra. Il suo capolavoro fu un romanzo Il marchese di Roccaverdina.

         La Montagna incantata dello scrittore e saggista tedesco Thomas Mann (Lubecca 1895 – Zurigo 1955) è un affresco decadente di un mondo alle soglie della Grande Guerra, in cui il soggiorno del protagonista Hans è come “pausa, prima della catastrofe, da cui avrà inizio il “Secolo breve”.

         Marcel Proust (1871- 1921), chiuso nella sua stanza foderata di sughero, «nelle notti in cui andava a letto presto la sera», componeva le sue opere. Nel suo capolavoro Alla ricerca del tempo perduto ricordava gli umori, i profumi, la madeleine, il bacio della madre, l’attimo tanto atteso quanto temuto perché precedeva la solitudine notturna

James Joyce (Rathgar 1882- Zurigo 1941) è stato lo scrittore, poeta e drammaturgo irlandese, capace di ricostruire una giornata dell’Ulisse contemporaneo stravolgendo le regole grammaticali e la punteggiatura oltre che lo stile e inventando un linguaggio nuovo: il flusso di coscienza che indaga nell’inconscio permettendo al lettore di entrare nel personaggio.

 

 


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