L’angolo delle curiosità: Letteratura

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La civiltà si impoverirebbe molto se la letteratura sparisse o se diventasse un puro divertimento, uno svago passeggero e superficiale. Se lo spirito critico scomparisse, probabilmente il mondo più avanzato, quello scientifico e tecnologico, diventerebbe un mondo di automi di robot, e quegli incubi            che la letteratura è stata capace di inventare potrebbero  concretizzarsi.                                                                       Vargas Llosa

La drammatica cornice nella quale è racchiusa l’opera più importante di Giovanni Boccaccio, Decamerone, è la villa fuori Firenze tra le colline, dove si rifugiano tre giovani uomini e sette giovani donne per fuggire la terribile peste fiorentina. I narranti, secondo Giorgio Manganelli, sono protetti dalla loro giovane bellezza.

Pietro Fortini, nato a Siena, è stato un novelliere vissuto nel Cinquecento che ha scritto Le giornate delle novelle dei novizi, due volumi che contengono quarantanove novelle alcune delle quali traboccano di sesso rusticano. Protagonisti di queste favole lussuriose sono in gran parte preti e frati, oggetto di dileggio furibondo.

       Il periodo dell’infanzia malinconica e quello dell’adolescenza inquieta per lo scrittore Alessandro Manzoni costituirono due zone d’ombra. Durante l’infanzia patisce l’intolleranza della madre, Giulia Beccaria, donna colta e libera, verso il marito Pietro (più vecchio di lei); durante l’adolescenza vive in collegio presso i padri Barnabiti e Somaschi a Merate, a Lugano e a Milano (la città in cui è nato nel 1785).

         Alla stesura del romanzo intitolato Fermo e Lucia Alessandro Manzoni lavorò dal 24 aprile 1821 al 17 settembre 1823. Questa prima redazione subì vari ritocchi e venne presentata alla censura per il «visto si stampi» sotto il titolo di Sposi promessi. Poi ancora ritoccata col titolo I promessi sposi- Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni fu pubblicata nel 1827. Ulteriormente insoddisfatto revisionò stilisticamente il romanzo nel decennio 1830-1840 per essere definitivamente pubblicato nel 1842. 

         Luigi Pirandello, Premio Nobel della Letteratura, nello scrivere il suo ultimo romanzo Uno, nessuno e centomila, definì questa sua opera «il bilancio ideologico»  della sua maturità di uomo e di scrittore (1926).

Carlo Emilio Gadda nel suo romanzo, La cognizione del dolore, racconta che il protagonista Gonzalo Pirobutirro era solito servirsi di un gatto per verificare un certo assunto della meccanica razionale noto come Teorema della conservazione del momento della quantità di moto. Per soddisfare i suoi fini conoscitivi Gonzalo gettava il felino dalla finestra del secondo piano della villa per provare che il malcapitato gatto toccava il suolo mai di schiena ma sempre atterrando sulle quattro zampe. Gadda confessò di essere stato indotto a raccontare l’esperimento dopo aver seguito le lezioni del suo insegnante Max Abraham che in un  suo libro aveva dedicato un capitolo al Gatto cadente.

Mario Tobino scrittore e anche medico ha raccontato nei suoi libri le storie dei malati mentali che curò negli ospedali psichiatrici prima ad Ancona e Firenze, poi a Maggiano definitivamente.

Nel 1942 Pier Paolo Pasolini pubblicò Poesie a Casarsa nel dialetto del piccolo centro friulano dove era nata la mamma. Con quest’opera cercò di sottrarre la poesia dal linguaggio massificato, restituendola a una lingua vera. Inoltre constatò che la lingua della poesia era diventata un “idioletto”, un codice per pochi.

Il primo libro scritto da Sergio Zavoli nel 1981 è stato Socialista di Dio (editore Mondadori) con cui vinse il Premio Bancarella e in cui pone al centro del suo interesse l’uomo, i rapporti tra fede e ragione e dove si interroga sul modo in cui un credente possa conciliare la fedeltà a Dio con un’intera fedeltà alla storia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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