La letteratura non può essere ozio o trastullo ma deve essere di aiuto agli uomini e alla società nella ricerca del bene. (Emilio De Marchis)
Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio, scritti tre anni dopo Il Principe, è la grande opera ideologico-storica di Niccolò Machiavelli (1469-1527). Le Istorie fiorentine sono l’ultima opera storica che fu commissionata dal papa Leone X. Questi scritti hanno implicazioni teoriche complesse e illuminanti del pensiero politico del Segretario di Stato della Signoria di Firenze. Il Principe Niccolò Machiavelli e Il capitale di Karl Marx hanno avuto come musa ispiratrice Dante Alighieri. (Per Marx la Commedia era un livre de chevet e la prefazione al Capitale si chiude con versi danteschi) e in particolare la cantica del viaggio nell’Inferno.
Macchiavelli, durante la sua vita ha compiuto molte missioni diplomatiche presso Signori e Sovrani italiani e stranieri deducendo preziose osservazioni che rappresenteranno un bagaglio conoscitivo importante nel momento della stesura delle sue opere politiche e storiche più significative. Dell’arte della guerra (1521) è l’unica tra le opere maggiori di Machiavelli che fu stampata mentre egli era ancora in vita.
Lo scrittore (arguto e sarcastico) e giornalista (senza retorica) Giuseppe Prezzolini, (nato a Perugia 1882 e morto a Lugano in Svizzera nel 1982), autodefinitosi come «anarchico conservatore», è stato inquadrato da Noberto Bobbio nel suo Profilo ideologico del Novecento italiano come una delle personalità più significative della sua epoca. Il suo nome è rimasto legato alla rivista La voce, la più prestigiosa dal punto di vista culturale della prima metà del Novecento. In questa impresa riuscì a coinvolgere intellettuali del calibro di Giovanni Amendola, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Luigi Einaudi, Romolo Murri, Giuseppe Lombardo Radice, Gaetano Salvemini, Ardengo Soffici, Piero Gobetti, Emilio Cecchi, tanto per citarne alcuni.
Secondo lo storico Renzo De Felice Giuseppe Prezzolini, amico di Papini e Gobetti, autore del libro Vita di Nicolò Machiavelli Fiorentino, fu «un uomo unico per coerenza intellettuale».. Secondo Carlo Bo, che lo incontrò più volte «Prezzolini ebbe grandi meriti che nessuno saprebbe e potrebbe mai togliergli, perché basterebbe La Voce, l’ultima rivista culturale di gruppo che aveva formato una generazione di intellettuali». Prezzolini è stato un intellettuale moderno dalla formazione europea.
Considerato una delle voci più importanti della letteratura italiana del secondo Novecento, Raffaele La Capria è stato un autore innovativo e poliedrico, con una produzione vasta che comprende romanzi, testi autobiografici, racconti, saggi, articoli e sceneggiature per la televisione e per il cinema, tra cui va senz’altro ricordata quella del film di Francesco Rosi Le mani sulla città. Nel 1961 ha vinto il Premio Strega con il suo) secondo romanzo Ferito a morte. In questa opera, le vicende del giovane Massimo De Luca sono filtrate attraverso tecniche narrative come il flusso di coscienza e il monologo interiore, in una scansione del tempo che sovverte la successione degli eventi al punto tale che, come ebbe a dire lo stesso autore, «è il contesto che prevale, e cioè la struttura e il linguaggio».
Protagonisti dell’Avanguardia culturale, Gruppo 63, riunitosi a Palermo, furono Umberto Eco, Luigi Malerba. Edoardo Sanguineti, Alberto Arbasino, Angelo Guglielmi, Nanni Balestrini, Elio Pagliarni, Renato Barilli, Alfredo Giuliani. Giorgio Manganelli, Sebastiano Vassalli.
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