L’angolo delle curiosità letterarie

53

La civiltà si impoverirebbe molto se la letteratura sparisse o se diventasse un puro divertimento, uno svago passeggero e superficiale. Se lo spirito critico scomparisse, probabilmente il mondo più  avanzato, quello scientifico e tecnologico, diventerebbe un mondo di automi. di robot,  e quegli incubi che la letteratura è stata capace di inventare (ad esempio quelli di Zamjatin e Orwell) potrebbero concretizzarsi. (Vargas Llosa)

          Il poeta Francesco Petrarca (Arezzo 1304 – Arquà 1274) intrattenne con le opere degli amati scrittori antichi un appassionato ed emozionante dialogo, in particolare con sant’Agostino del Secretum per «meditatione desiderium inflammare», per accendere con la meditazione sulle loro opere il desiderio del cielo. 

          Lo storico filosofo Niccolò Machiavelli (Firenze 1469 – 1527), durante il suo esilio a San Casciano di Pesa, scrisse una celebre lettera al suo amico Francesco Vettori informandolo di volersi immergersi ogni sera, dopo le brutture e il fango della vita quotidiana, in un appassionato colloquio, con le opere «degli antiqui uomini» per cibarsi delle loro parole (quel cibo che solum è mio) con orgoglio.

          Uno dei più suggestivi racconti di Luigi Pirandello è Ciàula scopre la luna. È una novella del 1912 dello scrittore siciliano, contenuta nella raccolta Novelle per un anno. Ciàula è un ragazzo di trent’anni che lavora in una miniera di zolfo in Sicilia, deriso e maltrattato da tutti per la sua scarsa intelligenza. Una notte, sbucando all’aperto, Ciàula vide la luna e si mise a piangere per lo stupore e scoprì la bellezza del mondo,

Lo scrittore tedesco Robert Musil (1880-1942) ha conosciuto una certa notorietà negli anni ’20. In seguito si sentì completamente isolato e visse una profonda separazione dalla vita». Le ideologie totalitarie, la standardizzazione dell’uomo e le crisi di valori furono responsabili di tale processo.

L’uomo senza qualità è il romanzo al quale Robert Musil ha lavorato per gran parte della sua vita ed è una delle massime costruzioni letterarie del Novecento e un’insuperabile rappresentazione delle grandi crisi del secolo scorso. Il protagonista dell’opera Ulrich, ambientata nella Vienna, alle soglie della prima guerra mondiale, per una specie di malattia dell’anima e del carattere, non sa e né vuole dare corpo e forma alle proprie inclinazioni.

Lo scrittore abruzzese Ignazio Silone (1900-1978), ha scritto il romanzo Il seme sotto la neve, dove celebra “i cafoni” della Marsica, i contadini poveri e dimenticati che rappresentavano allora i poveri della società. In questo libro c’è l’episodio di quel misterioso cafone che si mette a sarchiare la terra di una vedova senza essere invitato. Alla fine non vuole denaro né ricompensa, anche perché non ce ne sarebbe.  La donna, allora esclama: «Rallegrati anima mia…e ancora una volta rallegrati, perché oggi hai visto il tuo Signore!

 

 

 


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.