Il cinema è un’arte popolare, l’unica grande arte popolare. Il cinema è un’arte del divertimento superiore. Jacques Derrida
Il neorealismo è stato un genere cinematografico con il quale l’Italia ha nel dopoguerra conquistato l’immaginario di tutto il mondo.
Giulietta Masino (1921 -1994), oltre che compagna di vita di Federico Fellini, è stata la musa ispiratrice di alcuni film del grande regista romagnolo. Resta memorabile di lei soprattutto l’interpretazione di Gelsomina in quel capolavoro assoluto che è La strada.
Federico Fellini ebbe come amici e consiglieri spirituali i padri gesuiti Angelo Arpa, Virgilio Fantuzzi e Nazzareno Taddei (quest’ultimo pagò con l’esilio una lettura favorevole de La dolce vita in cui intravedeva il tema della Grazia divina) A Taddei il regista scrisse: «Ah, i gesuiti, la vostra fraterna amicizia mi dà un senso così benefico di protezione, da stimolarmi a vivere e a lavorare in letizia. Grazie per sempre per darmi la prova così confortante che il sentiero che mi appare e scompare, è forse quello giusto».
A Roma, sotto il museo dell’Ara Pacis, è stata allestita una mostra dal titolo C’era una volta, dove gli appassionati della settima arte, possono rendere omaggio a due geniali registi Federico Fellini e Sergio Leone nei quali sogno e realtà sono presenti nella loro eccellente produzione artistica ammirata in tutto il mondo.
Roberto Rossellini con il film Roma città aperta racconta il dramma della guerra appena terminata. La grande attrice Anna Maria Magnani racconta attraverso la sofferenza e la gioia Roma, una città che non riconosce più perché è ferita e distrutta.
Francesco, il Poverello d’Assisi, vissuto fra il XII e il XIII secolo, ha suscitato sempre un vasto e perdurante interesse non solo fra gli studiosi di storia, di letteratura e di teologia ma anche in molti uomini del cinema (Franco Zeffirelli, Liliana Cavani e altri). Registi e attori famosi, infatti, si sono cimentati con questa storia che parla non solo ai credenti ma a tutti gli uomini di ogni età e latitudine.
Nazarin è un film di Luis Buñuel tratto da un romanzo di Benito Pérez Galdós del 1895. Nazarin è un giovane prete che nella periferia della città del Messico al tempo della dittatura porfiriana, vuole imitare il Cristo e si fa mendicante e pellegrino per le strade del Messico raccogliendo intorno a sé un gruppo di disastrosi fedeli.
Giuliano Montaldo, nato a Genova nel 1930, approdò al cinema nel 1951 con l’esordiente regista Calo Lizzani nel film Achtung Banditi!. Nel 1954 girerà con Lizzani Cronache di poveri amanti. Tra i suoi capolavori Gli intoccabili(1968 con John Cassavetes, Sacco e Vanzetti (1971) e Giordano Bruno (1973 e L’Agnese va a morire (1976) tratto dall’omonimo romanzo di Renata Viganò.
In questi giorni è morto Max von Sydow, il bravissimo attore svedese, che nel film Il settimo sigillo (1957) di Ingmar Bergman interpretò il cavaliere che gioca a scacchi con la morte. Una sequenza indelebile che appartiene alla storia del cinema.
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