L’angolo delle curiosità: Cinema

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L’angolo delle curiosità sul cinema (26)

 Il cinema, la settima arte, è immaginario, visione, racconto e intrattenimento, ricostruzione documentaria e opera di fantasia, luogo di sedimentazione di sogni ma anche sede della memoria storica.  (Carla Di Donato)

     Guerre stellari (1977) è il famoso film del regista George Lucas. Il titolo italiano traduceva l’espressione inglese Star wars e diede il via a una saga cinematografica. I film della serie, ambientati in una galassia immaginaria, ottennero dieci premi Oscar ed continuano a essere visti e rivisti da bambini, ragazzi e adulti.

     L’attore multimediale, il mattatore Vittorio Gassman è stato una delle figure più rilevanti dell’arte scenica e cinematografica del Novecento italiano. Alcuni film importanti della sua carriera sono stati I soliti ignoti (1958), regia di Mario Monicelli, Il sorpasso (1962, insieme con l’attore francese Jean-Louis Trintignant, diretto dal regista Dino Risi, L’armata Brancaleone (1966) di Mario Monicelli.

     Il ragioniere Ugo Fantozzi, personaggio comico diventato subito popolare, alla pari di Totò, in seguito a una fortunata saga cinematografica, è stato ideato da Paolo Villaggio con un suo frasario utilizzato da tanti giovani. Nel secondo film apparve la feroce parodia dell’episodio della stroncatura de La corazzata Potëmkin di  Ejsenštein.

    Nel celebre film Il settimo sigillo del regista  Ingmar Bergman (1918-2007) nella mente e nell’animo di molti spettatori, non solo cinefili,  è rimasta impressa la famosa scena  della partita a scacchi con la morte. La regista Margarethe von Trotta ha dedicato un documentario al grande maestro della cinematografia mondiale.

    Dario Argento è uno dei registi italiani più conosciuti e amati in tutto il mondo, maestro indiscusso del genere horror. Un cinema, secondo il regista, fatto di incubi, sogni, visioni, ove la grigia realtà non arriva e mai arriverà. Il suo apprezzato cinema si è imposto all’attenzione  al pubblico per la potenza visionaria, per la ricerca di una dimensione estetica attraverso l’eccesso, per il paradosso generato dallo sguardo del protagonista della storia che spesso collide con quello dello spettatore, abbagliati entrambi da una “messa in scena” che inganna, che fa sognare o precipitare una dimensione allucinatoria, quando si crede di poter dominare la realtà.

     Pedro Almodovar ha vinto il Leone d’oro   all’ottantunesima Mostra del cinema di Venezia, Nella carriera ha prodotto ventitré film. In alcuni suoi film ha utilizzato nella colonna sonora le musiche di Pino Donaggio cantate da Mina che insieme a Ornella Vanoni fanno parte. della sua infanzia.

     Secondo il regista spagnolo Pedro Almodovar, che ha vinto il massimo riconoscimento nel palmares di Venezia con il film La stanza accanto,   il Neorealismo italiano è uno di quei generi che non passano mai di moda perché il modo di guardare alla realtà del Neorealismo è universale, funziona ancora. Per lui i registi italiani sono estremamente importanti, li mette nel suo personale paradiso cinematografico.

     Federico Fellini veste con abito stile pretino (realizzato dalle sorelle Fontana nel 1956) Anita Ekberg  ne  La dolce vita e poi propone la famosa scena della sfilata ecclesiastica nel film Roma (1972), in polemica con la Chiesa che non accompagna la povertà.


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