Curiosità artistiche
L’arte è stata utilizzata dall’uomo per dare forma non solo nella storia ma anche per raccontare l’inenarrabile, l’invisibile, il sacro, i sentimenti, le idee dei singoli uomini e delle comunità.
Luca Signorelli, pittore nato a Cortona, frequentò la bottega del Verrocchio, e fu uno dei grandi artefici dell’arte rinascimentale. A lui guardarono Raffello e Michelangelo. Luca Signorelli ebbe i rudimenti nella bottega di un altro gigante, Piero della Francesca, dove volume, sentimento plastico e colore si sposano in un nuovo rivoluzionario linguaggio. Con il suo talento mostrò una spiccata sensibilità per i corpi e le forme plastiche che diventano, proprio in virtù dell’elemento grafico-costruttivo, figure scultoree.
Antonello da Messina è il più importante pittore siciliano del Quattrocento. È stato un sapiente intreccio tra Rinascimento italiano e pittura fiamminga, tra la razionalità e monumentalità degli spazi e la cura dei dettagli e per le atmosfere, con l’aggiunta di una attenzione particolare per gli aspetti psicologici e intimistici dei ritratti. Sentì molto l’influenza del suo maestro Piero della Francesca. Nel celebre quadro l’Annunciazione, suo capolavoro sintetizza tutti i caratteri attribuiti dalla tradizione cristiana alla Madonna: umiltà, pudore, prudenza, fedeltà, controllo delle emozioni, accettazione del disegno divino.
Lo storico Tom Henry, eminente studioso di Signorelli e del Rinascimento italiano, ha scritto: «Lo straordinario talento pittorico di Signorelli quale colorista (caratterizzato da una versatilità cromatica) si manifesta in quadri come Il Cristo in casa di Simone il fariseo o l’Annunciazione di Volterra ma emerge con forza anche in dipinti (di una lirica e misteriosa bellezza) molto più tardi: la Flagellazione della Ca’ d’Oro o la Comunione degli apostoli di Cortona.
Nel 1874 il fotografo Felix Nadar (1820-1910) ha inaugurato nel suo studio a Parigi (Boulevard des Capucines,35) il Salon dove furono esposte 63 opere dei 31 giovani pittori della Societé anonyme des artistes peintres, sculpteurs, graveurs che daranno poi vita al movimento impressionista.
I Musei Vaticani, secondo la direttrice Barbara Jatta, sono un insieme di musei che non necessariamente devono essere identificati con la Cappella Sistina, con le Stanze di Raffaello o la raccolta di antichità. Il 23 giugno del 1973 Paolo VI inaugurò insieme con gli artisti la Collezione di arte moderna. Secondo il pontefice la Chiesa aveva e ha bisogno di profeti, di poeti e di artisti, di chi sa raccontare l’invisibile nel visibile, nelle forme più diverse. Papa Montini disse agli artisti: «Noi abbiamo bisogno di voi per rendere comprensibile e commovente il mondo dello spirito. L’arte può dire il dolore e la gioia, la fragilità e la speranza, può afferrare l’Oltre e l’Altrove, oltrepassare spesso le intenzioni del suo autore». Oggi la Collezione conserva oltre 9000 opere.
Pablo Picasso (1881-1973), genio e maestro del Novecento, con la sua prodigiosa creatività e il lavoro artistico, ha divorato, masticato, digerito, espulso, frammenti, dettagli e resti della storia dell’arte, da quella primitiva ai giorni nostri. Con sensibilità telematica ha capito la realtà virtuale della storia dell’arte. Ha anticipato new data e pop art, nouveau realismo, arte povera e transavanguardia.
I dipinti murali dell’artista britannico Bansky sono opere di street art pensate per una destinazione pubblica. Alcune opere originali da ricordare sono: Season‘s Greeting in cui l’artista denuncia l’inquinamento della città di Port Talbot, in Galles; Heart Boy un cuore rosa che è simbolo della richiesta di pace e amore; Robot/Computer Boy in cui riflette sul tema del rapporto uomo-macchina e della disumanizzazione ritraendo un bambino trasvestito da robot che ha disegnato un robot stilizzato.
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