L’angolo delle curiosità: Arte

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È impossibile fare arte senza i sogni, cioè senza usare anche la logica del sogno, che può coprire  tutto lo spettro delle possibilità figurali di ogni arte.(Patrizia Valduga)

          Il 15 aprile 1452 nella cittadina di Vinci, dall’unione tra Caterina, una giovane contadina, e il giovane notaio, ser Pier di Antonio da Vinci, vide la luce il piccolo Leonardo che diventò nei suoi primi anni apprendista presso la bottega del pittore Andrea Verrocchio.

          Con la celebre Lettera a Leone X (composta tra il 1519 e il 1520) il grande pittore Raffaello Sanzio e l’umanista, letterato, amico, Baldassare Castiglione chiesero al pontefice di porre sotto sotto tutela i vetusti marmi di Roma perché, come diceva il motto Roma quanta fuit, ipsa ruina docet (quanta grande sia stata Roma, lo spiegano le sue stesse rovine). Raffaello fu il pioniere per la tutela delle antichità di Roma fu il primo commissario alle Antichità romane.

          La breve vita di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, che morì nel 1610 a soli 39 anni, fu turbolenta e contrassegnata da risse, omicidi, fughe in giro per l’Italia. La sua ricca e corposa produzione artistica si trova disseminata in ogni angolo del mondo. Il quadro Giuditta e Oloferne (1602) rappresenta una summa del suo stile rivoluzionario: i volti realistici, il contrasto tra luci e ombre, il culmine della scena illuminato, la drammaticità della rappresentazione. L’ultima sua opera dipinta poco prima di morire è Martirio di Sant’Orsola.

          La Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, che si trova esposta nella Chiesa di Sant’Agostino a Roma in Campo Marzio, apparve tra il 1604 e il 1606 (datazione generalmente accettata) fece discutere tutta la città per quei due fedele scalzi, sporchi e vestisti di stracci, inginocchiarti davanti a una Madonna che li osserva con infinita pietà, tenendo in braccio il Bambino Gesù. Come modello del volto della Madonna l’artista utilizzò una prostituta.

          A Roma nella basilica di San Pietro il giovane artista Gian Lorenzo Bernini, chiamato dal pontefice Urbano VIII, ha costruito il gigantesco Baldacchino in bronzo dorato (1623-35), per risolvere il problema della copertura della Confessione, dello spazio semicircolare che circonda la tomba di Pietro posta sotto il livello del pavimento. Questo monumento architettonico riuscì a riempire il grande vano della crociera, cioè lo spazio determinato dall’incrocio dei due bracci della pianta a croce latina della nuova basilica, e coperto dalla smisurata cupola di Michelangelo Buonarroti.

          In un quadro dell’artista espressionista svizzero-tedesco, Paul Klee, che si intitola Angelus Novus (1920), si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancatati, la bocca aperta e le ali distese. Vent’anni dopo il filosofo tedesco Walter Benjamin reinterpreta questo dipinto immergendolo nella sua concezione storicistica nell’opera “Sul Concetto di Storia”.

Secondo lo studioso Simone Arcagni «L’arte si ritaglia sempre più il ruolo di linguaggio, un linguaggio di scoperta e di ricerca, a metà strada tra la filosofia e la scienza che usa materiale, sperimenta forme, contenuti, connessioni, che si relaziona con il reale, non solo in quanto mondo fisico, ma anche come universo sociale. Un linguaggio che mette alla prova i nostri sistemi di osservazione di ricerca e comunicazione».

Il Museo Marmottan di Parigi possiede il nucleo più grande al mondo di opere di Claude Monet, donate dal figlio Michel. Il giardino della residenza di Giverny del pittore è stato fonte di ispirazione per centinaia di tele, come le innumerevoli varianti delle ninfee e del ponte giapponese. Nelle sue tele ritroviamo lo stile di pittura en plein air e i giochi di luce, frutto di un sapiente uso del colore con rapide pennellate.


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