E’ tornata prima dell’alba l’acqua a Sezze scalo. E’ stato un nuovo incubo. Non è la prima volta che il flusso idrico viene interrotto. Questa volta la perdita non è stato facile individuarla. Ma rimanere per 24 ore con i rubinetti a secco è davvero complicato. E’ vero che Acqualatina sta svolgendo lavori radicali, con la sostituzione di tutta la vecchia condotta fino a Sezze e poi dalle Sardellane fino alla pianura, coinvolgendo, Latina, Circeo, Sabaudia, Pontinia. Si recupereranno, in questo modo, le perdite che affliggono l’acquedotto da tanti anni. Ma rimanere per tante ore senza acqua, a ripetizione, diventa davvero un’odissea. Ci avviamo verso momenti prolungati di siccità,( Basta vedere le immagini che arrivano dall’Africa, dove in alcune zone non piove da 3 anni e tanti anuimali sono morti e tante persone sono fuggite in altre zone ), stiamo vivendo il cambiamento climatico, con l’alluvione che ha colpito, in queste ore, l’Emilia Romagna, ma non trovare un guasto in poche ore diventa davvero una barzelletta, nell’epoca tecnologica così avanzata.Qualcuno dei setini rimpiange la Dondi, la vecchia azienda idrica che garantiva un servizio più preciso. Ma sono passati diversi anni ed ora bisogna fare i conti con la nuova realtà e tutti sperano che i lavori programmati si concludano al più presto per avere un flusso idrico più efficiente, che possa soddisfare oltre 200 mila abitanti.
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