La Supercoppa Europea è dell’Atletico Madrid. Nella finale, disputata questa sera a Tallinn (Estonia), la squadra allenata dal cholo Simeone riesce a superare 4-2 i cugini del Real Madrid ai tempi supplementari. La squadra del neo allenatore Julen Lopetegui, che perde nel debutto ufficiale alla guida dei blancos, non riesce a scrivere la storia. In caso di vittoria, infatti, il Real Madrid sarebbe diventata l’unica squadra capace di vincere per tre volte di seguito questo trofeo che mette di fronte il campione della Champions League e quello dell’Europa League.
LA PARTITA
Nella formazione iniziale del Real Madrid non c’è Modric (in panchina), Lopetegui opta per un 4-3-3 con Isco a centrocampo con Kroos e Casemiro. In attacco, Asensio e Bale affiancano Benzema. Simeone,invece, sceglie un classico 4-4-2. In avanti, la coppia Griezmann–Diego Costa. Solo panchina per l’ex milanista Nikola Kalinic
Dopo appena 54 secondi, l’Atletico Madrid va in vantaggio. Su un lancio lungo dalla difesa, Diego Costa si auto innesca di testa, con Sergio Ramos e Varane che lo lasciano fare. Il brasiliano naturalizzato spagnolo, da posizione defilata, calcia un destro violentissimo che batte Keylor Navas sul suo palo. Il gol mette in crisi il Real Madrid, che non riesce a reagire. Ci vogliono circa venti minuti per vedere la prima reazione delle merengues: un cross di Marcelo dalla sinistra trova Asensio libero in area. Il centrocampista, con un colpo di tacco, obbliga Oblak a compiere un miracolo.
Il pareggio del Real Madrid è comunque nell’aria, e arriva al 27’. Bale brucia Lucas Hernandez sulla sinistra e crossa al centro, Benzema e la contemporanea indecisione nell’uscita di Oblak, fanno il resto: colpo di testa del francese e 1-1. Un Real Madrid rigenerato, prima della fine del primo tempo, costruisce almeno due incredibili occasioni per ribaltare il risultato. Ambedue capitano sui piedi di Marco Asensio:la prima con un tiro a giro di destro che termina sul fondo per questione di centimetri, e la seconda quando non riesce a concretizzare una ripartenza firmata da Benzema e Bale.
Nella ripresa la musica non cambia: da un lato il Real Madrid controlla costantemente il pallone, dall’altro l’Atletico prova a pungere in contropiede. Ma occasioni vere e proprie, non arrivano. La partita, bloccata fino a quel momento, può essere risolta solo da un episodio. E così, si arriva al 57′. Juanfran salta in maniera scomposta su un calcio d’angolo e colpisce il pallone con il braccio in area: è rigore. Capitan Sergio Ramos, con freddezza assoluta, spiazza Oblak regalando il vantaggio al Real Madrid. L’Atletico, però, é una squadra tosta e così trova il pareggio: Juanfran ruba palla a Marcelo, passa il pallone a Correa che entra in area e serve Diego Costa. Troppo facile insaccare a porta vuota. Il risultato finale (2-2) da spazio ai tempi supplementari.
I SUPPLEMENTARI
Al 97′ i colchoneros tornano di nuovo avanti. Una nuova leggerezza della difesa del Real Madrid, regala palla a Thomas. Il centrocampista scambia con Diego Costa, che successivamente serve Saúl Nigüez: il sinistro al volo dello spagnolo è meraviglioso e si insacca alle spalle di Navas (3-2). Il Real Madrid, in pieno stato confusionario, subisce addirittura il quarto gol: Diego Costa inizia l’azione, Vitolo vede l’inserimento di Koke che in diagonale batte di nuovo il portiere dei blancos.
L’ Atletico Madrid alza al cielo la Supercoppa Europea, la terza della sua storia, dopo quelle vinte nel 2010 e 2012. Il Real Madrid, invece, non riesce a superare il Milan nella classifica delle squadre capaci di vincere il trofeo più volte di seguito (sia i rossoneri che i blancos si fermano a due -1989 e 1990 gli italiani, 2016 e 2017 gli spagnoli-).
Federico Titone (Madrid)
FOTO: Javier Soriano (AFP)
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