SABAUDIA – Nel contesto del nutrito programma culturale approntato per le celebrazioni del 90esimo della città di fondazione, venerdì 19 luglio, a partire dalle ore 21,00, la Corte del Palazzo Comunale di Sabaudia ospiterà la presentazione del libro “L’Italia e la guerra fredda – Esuli dall’est, una storia di fughe ed accoglienza nel campo profughi di Latina” di Emanuela Gasbarroni.

Una vicenda a chiare tinte pontine: quella del campo profughi “Rossi Longhi” di Latina che, dal 1957 al 1989, ha dato asilo a circa 100mila rifugiati provenienti dall’est europeo, che dopo alcuni mesi di permanenza venivano trasferiti in Australia, Canada e Stati Uniti d’America. Tra questi anche intellettuali ed artisti.

Un filo speciale lega Latina e Sabaudia in questa vicenda di geopolitica internazionale così appassionante. L’autrice, infatti, ha lavorato a lungo alla copiosa documentazione dell’Archivio di Stato, circa 300mila documenti, schede, documenti, relazioni, informative, descrizioni. A catalogare quel fondo così cospicuo fu all’inizio degli anni ’90 una giovane archivista, Daniela Carfagna, che sarebbe poi diventata una prolifica e competente ricercatrice storica, scrittrice e animatrice culturale di Sabaudia.

“Ero un’archivista di stato, ricercatore storico scientifico – ricorda la stessa Daniela Carfagna – ero stata mandata in quel capannone dalla mia direttrice, vi mettevo piede per la prima volta: lo ricordo alto, immenso, dove facevano mostra di sé, schedario su schedario, cassettine di legno contenenti buste bianche e polverose e cartoncini, cartoncini, cartoncini….non so quanti migliaia fossero. Ricordo lo stupore, ero sola, mi sentivo sconsolata davanti ad un lavoro che sentivo immane, fuori dalla mia portata. Nomi assurdi, impronunciabili, occhi tristi, capelli biondi e neri, occhi azzurri, vitrei, talvolta vuoti, bambini bellissimi… Mi misi seduta un attimo, per prendere fiato, come per un salto e poi mi tuffai in quelle vite che non conoscevo, diventavano piano piano un elenco, ancora una volta freddo, con poca umanità, diventavano un fondo archivistico che sarebbe approdato all’archivio di Stato di Latina Aspettavano che qualcuno cercasse quei documenti e finalmente trasformarli in storie umane, che quel mio lavoro solitario e disperato fosse utile, riportasse alla luce sogni, speranze, viaggi e ritorni”.

E, nella serata di venerdì prossimo, sarà proprio la dottoressa Carfagna a moderare l’incontro, coadiuvata da Emilio Andreoli e Emiliano Miliucci.

L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Sabaudia, Vittorio Tomassetti.
Letture delle testimonianze a cura di Vincenzo Piccaro, durante la presentazione prevista la proiezione di immagini e video per raccontare l’importantissima pagina di storia recente italiana. Il tentativo è di restituire la complessità umana, esistenziale, geopolitica ed etica che ha animato quello spazio per oltre 30 anni. Sullo stesso argomento è stato realizzato anche il docufilm “Fuga per la libertà”, sempre per la regia di Emanuela Gasbarroni, che ha avuto la nomination nella cinquina, come miglior documentario al Globo d’oro 2018, e vinto numerosi premi.

L’Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, la Fondazione Migrantes, l’O.I.M. (organizzazione Internazionale delle Migrazioni) e la Robert F. Kennedy Human Rights Europe Foundation hanno concesso il patrocinio.


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