La Sintesi della Natura

“L’Arte è un passo dalla natura all’infinito”

di Sergio Salvatori

Barcellona: alla Galleria Marifé Marcò il curatore Massimo Scaringella presenta l’esposizione di Alicia Masò, “Non c’è dubbio che fare arte rappresenti per l’artista un momento sperimentale e spontaneo di ideazione creativa, in cui testimonia chiaramente la formazione  dell’immagine, l’orizzonte come scrittura che, emergendo dall’inconscio si trasforma in pensiero visivo”.

Inizia così il testo di Massimo Scaringella intitolato: la sintesi della natura “L’Arte è un passo dalla natura all’infinito”. Egli ci trasporta dentro il lavoro, nell’arte di Alicia Masò, e continua spiegandoci che: “Nelle sue opere, l’artista esprime il senso di un’essenzialità visiva e spontanea, ma strutturalmente legata alla sua visione della natura e dell’orizzonte infinito della vita. Nel formulare le sue opere, ha appreso la sensazione pulsante della luce, una luce sospesa tra la terra  e il cielo, tra linee che si sfumano in prospettiva. Il suo mondo pittorico costituisce un organismo di colori: gli azzurri radiosi, i rossi diluiti con grigio e i verdi soffici, attraverso i quali le pennellate  si dispongono come linnee di flusso per chi le osserva, e lo spazio vibra di emozioni.

Questi lavori rappresentano un viaggio affascinante attraverso la natura, in cui i sogni del passato permettono di presagire il fascino dei sogni futuri e in cui il colore non solo non li annulla, ma li trasforma in poesia. Anche quando il colore irrompe, o meglio “si insinua”, come il rosso, l’arancione o il viola, trasmette sempre la sensazione che quel colore è molto più della percezione sensoriale del mondo: è un movimento di idee e/o di intimità. Quell’infinito che nasce nello studio del pittore, dunque in un luogo finito. Dove le pennellate ritmiche e solitarie dell’artista emettono il loro primo gemito vitale sull’orizzonte, che l’occhio languido e sognante scruta mentre naviga tra tonalità indefinite e calde intrise di riflessi, rifrazioni, riferimenti: un movimento carezzevole che dalla natura giunge all’anima. Questo movimento è il valore fondamentale del suo codice espressivo, perché la sua astrazione non è una sintesi di paesaggi, ma l’esternalizzazione della vita intima e complessa, governata dalle immagini della natura: una continuazione dinamica che tende al polo opposto, al centro mistico, al punto del racconto e alla sintesi”.

Attraverso una sapiente disposizione delle opere nello spazio della Galleria Marife Marcò, le opere di Alicia Masò rinnovano l’occhio dell’osservatore unitamente al testo del curatore Massimo Scaringella che le accompagna. Info: mostra in corso, termina alla fine di marzo 2025


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