ROMA – Nel contesto del processo di valutazione e pianificazione relativo alla gestione dei rifiuti nella Regione Lazio, il progetto per l’impianto di Sant’Apollonia, situato nel comune di Aprilia, sta suscitando un’attenzione crescente. Questo impianto, presentato dalla società Frales, si inserisce all’interno di una più ampia strategia per garantire l’autosufficienza impiantistica nel trattamento dei rifiuti urbani, con un focus particolare sulla provincia di Latina.
La seconda conferenza dei servizi, tenutasi oggi, ha evidenziato l’importanza strategica di questo impianto, il cui obiettivo è quello di rispondere al fabbisogno di smaltimento rifiuti del Lazio fino al 2031. Il sito scelto per la realizzazione dell’impianto si trova in un’area vincolata dalla normativa regionale, specificamente all’interno dei confini della Campagna Romana, un paesaggio di rilevante valore storico e ambientale.
Il Comune di Aprilia ha pubblicato la proposta di dichiarazione di interesse pubblico per la Campagna Romana solo nel 2024, ma il progetto dell’impianto di Sant’Apollonia era già stato presentato alla Regione Lazio nel 2022. Questo “strano” ritardo nella formalizzazione del vincolo paesaggistico potrebbe essere interpretato come una negligenza dell’Amministrazione nell’affrontare tempestivamente le problematiche legate all’uso del territorio e ai possibili impatti futuri.
La Direzione Regionale Rifiuti, competente in materia di gestione dei rifiuti, ha sottolineato che il progetto della è già stato integrato nell’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), approvato nel 2020, e che la sua realizzazione è fondamentale per garantire la capacità impiantistica necessaria a coprire il fabbisogno della Regione Lazio.
L’impianto di Sant’Apollonia è stato dunque identificato come uno degli elementi chiave per il futuro sistema di smaltimento rifiuti, con l’obiettivo di evitare criticità nel lungo periodo.
Attualmente, il progetto di Sant’Apollonia è soggetto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), un processo cruciale che permette di analizzare i potenziali impatti del progetto sull’ambiente circostante e di adottare le eventuali necessarie misure di mitigazione. Questo procedimento si inserisce nel contesto del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), che permetterà di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per la costruzione dell’impianto.
Va sottolineato che la mancanza di impianti nel Lazio è una questione di rilevanza regionale e anche europea, come evidenziato dalla Commissione Europea, che ha già avviato una procedura di pre-infrazione per la gestione dei rifiuti nel Lazio. La realizzazione di impianti adeguati, come quello di Sant’Apollonia, è quindi considerata un passaggio necessario per evitare il rischio di una procedura di infrazione che potrebbe compromettere la gestione dei rifiuti a livello regionale.
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