La Procura: «Serena Mollicone uccisa dalla condotta dei Mottola caratterizzata da pervicacia e spietatezza»

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“Serena uccisa dalla condotta dei Mottola, non solo anti-doverosa ma anche caratterizzata da pervicacia e spietatezza”: questa la conclusione nei motivi d’appello della procura di Cassino che in 275 pagine portano avanti le tesi che andrebbero in una direzione opposta alla sentenza di primo grado. La Corte d’assise di Cassino a luglio ha infatti assolto con formula piena tutti gli imputati della morte di Serena Mollicone: la famiglia Mottola, Quatrale e Suprano. Nei motivi d’appello la procura chiede che la sentenza venga completamente riformulata, sottolineando come per l’accusa la motivazione sia “Illogica e in parte contraddittoria”. Buona parte del ricorso è concentrato sulla attendibilità di Santino Tuzi e sulle sue dichiarazioni, lasciando poi spazio anche alle valutazioni giuridiche su arma del delitto, luoghi e consulenze.


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