“La PAN e il retaggio di una città disamministrata”

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TERRACINA – La Pattuglia Acrobatica Nazionale, in altre parole le Frecce Tricolori, oggi sono state il nostro orgoglio più bello per sentirci Italiani, almeno per lo spazio di una manifestazione come quella, bellissima, vista nel pomeriggio su uno straordinario lungomare Circe stracolmo di cittadini.

Qualcuno in questi minuti sta affermando, forse frettolosamente, che Terracina non sarebbe in grado di organizzare simili eventi.

Cosa che rifiuto di pensare proprio per le molte possibilità che il territorio terracinese possiede e che può porre a disposizione degli organizzatori di manifestazioni complesse e di livello nazionale.

C’è però il bisogno di rimodellare l’organizzazione, per esempio del corpo della Polizia Locale che così com’è ridotta non garantisce un servizio ordinario figurarsi per uno straordinario come accogliere tutti insieme migliaia di turisti e cittadini.

Io sono per un Corpo dei Vigili efficiente, con un numero dignitoso di operatori, con un comando in grado di superare per esperienza le più improvvise difficoltà.

C’è inoltre da ripensare, di là dall’estemporanea foga di far vedere che qualcosa si è realizzato negli ultimi quattro anni, al PUT, che non è una brutta parola ma semplicemente il piano urbano del traffico, studio pagato e buttato da decenni in un polveroso cassetto del Comune, lasciando però all’esperto di turno di fare disastri come quello che c’è toccato in sorte con l’avvento della pista ciclabile.

Servono, come ho riferito negli ultimi anni e in questa campagna elettorale, amministratori normali per governare una città che deve ritornale nell’alveo della regolarità.

Una città con strade senza buche, con un servizio fognario presente anche nelle periferie più lontane dell’impero terracinese, un’illuminazione pubblica vera e non a effetti stroboscopici, un piano parcheggio non inventato all’ultimo istante e consegnato all’Azienda Speciale Terracina, che tanto dovrebbe fare per l’emergenza sociale e invece perde tempo, risorse umane e denaro pubblico, su un polveroso parcheggio a pagamento della Pro Infanzia.

Colgo l’occasione poi per riflettere sulla bontà o meno dell’azione politica intrapresa sul fronte finanziario, dopo il crack del bilancio comunale.

Illuminati che oggi si propongono per amministrare il Comune affermavano convinti e anche con un pizzico di arroganza, che andava tutto bene e che saremmo usciti fuori dal dramma economico e sociale già a partire da quest’anno.

Invece scopriamo dall’approvazione del bilancio di previsione 2015 che una sconosciuta funzionaria dello Stato, soltanto nel mettere sotto controllo la spesa (ovvero la non elargizione di somme agli amici degli amici per opere inutili alla città), ha portato in dote alla comunità terracinese SEIMILIONICINQUECENTOMILAEURO, a fronte dei risparmi prodotti nel 2014 dagli ex che erano stati di soli UNMILIONEOTTOCENTOMILAEURO.

La stessa Commissaria si è poi permessa in soli undici mesi di operatività di riconfermare la BANDIERA BLU, esaltazione vanagloriosa degli ex amministratori.

E allora, mi dico, se un oscuro burocrate (con tutto il rispetto, ci mancherebbe) in pochi mesi e da solo è stato in grado di avviare il Comune su un percorso virtuoso, la CITTA’ di TERRRACINA perché dovrebbe avere bisogno di ex amministratori, che non solo hanno fallito politicamente la loro missione, ma confermato in maniera palese la loro incompetenza al comando di una città complessa e con gravi problemi di governo?

 

Gina Cetrone

Lista civica Sì Cambia


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